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Sono ore d'intenso lavoro e preparazione in casa Lecce. Dopo l'addio in panchina di D'Aversa e l'arrivo del nuovo tecnico Luca Gotti, la squadra è in cerca di riscatto nella prossima trasferta in campionato contro la Salernitana, per allontanarsi dalle zone “calde” della classifica ma soprattutto per ridare serenità ed equilibrio ad un ambiente profondamente scosso, e deluso, dall'ultimo periodo della stagione. Ironia della sorte, dopo aver ritrovato Baroni, i giallorossi affronteranno all'Arechi un altro ex allenatore: Fabio Liverani, protagonista della storica cavalcata dei salentini dalla Serie C alla Serie A tra il 2017 e il 2019. Nel Salento, il tecnico romano si è seduto in panchina per ben 115 volte con una media pari a 1,57 punti a partita. 

La vittoria del campionato di Serie C

Fabio Liverani
Fabio Liverani

Con lui in panchina, i giallorossi sono riusciti a rivedere la luce dopo sei anni di purgatorio in Serie C. Nella stagione 2017/18, Liverani subentra al dimissionario Roberto Rizzo e conquista una storica promozione in Serie B, inanellando una serie di ben ventidue risultati utili consecutivi, determinanti al raggiungimento dell'obiettivo finale. Quell'anno poteva contare su validi elementi per la categoria, i quali si rivelarono affidabili e di grande esperienza. Il suo gioco, propositivo e dinamico divertiva molto e il 29 aprile del 2018 fu una data che resterà per sempre nella storia del club: davanti a 18.000 cuori festanti, il colpo di testa di Armellino contro la Paganese regalò il successo e il ritorno nel campionato cadetto.

Il ritorno in Serie A

Andrea La Mantia

Il campionato cadetto si rivelò un' autentica sorpresa: nonostante l'obiettivo della salvezza, i giallorossi si mostrarono fin da subito, e all'occhio di tutti, competitivi e ostici da affrontare e alla fine della stagione, con 66 punti e un secondo posto in graduatoria, fu ritrono in Serie A. Liverani, dopo Ventura, divenne il secondo allenatore nella storia del Lecce capace di portare il club al doppio salto dalla Serie C alla Serie A in soli due anni. Al termine della stagione, inoltre, quella promozione gli valse la panchina d'argento.

La stagione di A e la retrocessione 

Fabio Liverani
Fabio Liverani

La stagione del ritorno tra i “grandi”, nel 2019/20, coincise con il periodo delle restinzioni Covid che impedirono ai tifosi di assistere alle partite allo stadio. Nonostante il buon girone di andata, concluso al quart'ultimo posto, la squadra non riuscì nell'impresa della salvezza, retrocedendo in B dopo una sola stagione. Malgrado il triste epiteto, non mancarono alcune soddisfazioni durante il campionato come i pareggi in casa contro Juventus e Inter oppure quello a San Siro, nel finale, contro il Milan grazie a un eurogol di Calderoni o ancora il filotto di tre vittorie consecutive, nel periodo di febbraio, culminato dai successi, in casa, contro il Torino per 4-0 oppure dalla straordinaria vittoria al Maradona per 3-2 contro il Napoli, grazie a una punizione, calciata magistralmente, di capitan Mancosu.

Sabato pomeriggio il Lecce e Liverani si ritroveranno, questa volta da avversari, ognuno a caccia dei propri obiettivi e in una sfida ad alta intensità emotiva per l'importanza e le insidie che potrà nascondere per ambe le parti. Non una sfida come le altre, dunque, un intreccio di emozioni e ricordi con lui in panchina che resteranno per sempre nella storia di questo club.

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