BLOG | La verità sta nel mezzo, calma e sobrietà
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di Francesco SpallutoÈ tipico di noi tifosi leccesi, esaltarsi oltre modo nel momento in cui si inanellano un paio di vittorie consecutive e deprimersi con la stessa virulenza, allorquando non si riesce a portare a casa una vittoria che sembrerebbe scontata o peggio ancora meritata. Ho odiato a dismisura tutti gli articoli pubblicati questa settimana dalle varie testate giornalistiche locali, eravamo arrivati al punto che tutti i giovani ingaggiati da Corvino, erano dei fuoriclasse, si è parlato addirittura della quotazione e della plusvalenza che l'US Lecce avrebbe intascato dalla loro cessione, incredibile!
Ripeto: calma e sobrietà!
Il Lecce 2020/2021 è questo, signori lo vogliamo capire o vogliamo vivere di illusioni?
Abbiamo detto e ridetto in tutte le salse che sarà un anno di transizione nel quale si metterà fieno in cascina per raccogliere i frutti l'anno prossimo, probabilmente! Non carichiamo di responsabilità i giovani, perché potrebbero non gestire correttamente l'onere. Non me la sento di crocifiggere Maselli per aver perso palla in fase di uscita ed aver concesso la punizione che poi ha permesso il pareggio al minuto 91. Con senno di poi avrei messo Paganini nel ruolo di interno di destra e Yalcin come punta al posto di Rodriguez, per non rischiare di schiacciare troppo la squadra come di fatto è avvenuto, e magari, negli ultimi 10 minuti con una giocata delle sue, avremmo pure trovato il 2-0. Ma come spesso capita, col senno di poi, tutti siamo bravi a criticare e a trovare la soluzione vincente. Ho detto nel mio precedente intervento che a mio parere, il problema si deve ravvisare nel "carattere". Qui purtroppo l'unico che deve intervenire è Corini, nulla può fare Corvino o il presidente. Quello che non posso accettare e sono d'accordo con Marco Marini, è l'atteggiamento di sufficienza, di gruppo senza palle e qui me la prendo soprattutto con i Mancusu, i Tachtsidis che con una squadra come il Pescara che certo non è una "corazzata" dovevano imporre il gioco, erano da poco subentrati, dovevano intensificare ed aumentare i ritmi, dovevano avere un possesso palla non lento e compassato, ma mettere in soggezione una squadra sulla carta di gran lunga inferiore dal punto di vista tecnico. Mi sarei aspettato verticalizzazioni e "tocchi di prima" merce ormai rarissima nel lecce di Corini. Io già dal 60' minuto ho avuto l'impressione che non avremmo portato a casa i tre punti; non me la sento nemmeno di criticare i cambi di Corini, perché non erano sbagliati almeno negli interpreti tranne Maselli..... infatti se entrano in campo Mancosu, Tachtsidis, Paganini e Pettinari, credo che la missione assegnata sia amministrare il risultato, proteggere il pallone e nel caso chiudere la partita segnando il secondo goal. Missione fallita!
Quello che critico invece, sono le finestre utilizzate da Corini, mi spiego: hai a disposizione 5 cambi, tutti di qualità, con 3 finestre utili e sei in vantaggio di una rete. Una volta effettuato il triplo cambio, puoi interrompere la partita due volte altre, spezzare il ritmo e innervosire gli avversari, invece Corini che fa? utilizza solo due finestre permettendo al Pescara di macinare gioco senza interruzione alcuna. Incredibile!
Ultima riflessione gli arbitri.
Se noi riteniamo che la colpa del pareggio rimediato col Pescara sia dovuto alla mancata segnalazione del fuorigioco, allora dimostriamo di non aver fatto tesoro e di non aver imparato nulla dei 6 maledetti anni di serie C, quando il Lecce non riusciva a vincere il campionato per colpa del signor Abisso di turno. Il Lecce ha effettuato in tutta la partita 4 tiri in porta di cui uno, il goal di Maggio e tutti nel primo tempo, nel secondo tempo ha prodotto zero. Se non sei al 100% fisicamente, allora la partita la porti a casa psicologicamente e con la furbizia della grossa squadra, che evidentemente il Lecce ancora non è.
Chi vuole intendere, intenda!
Ragazzi calma e sobrietà che magari centriamo i playoff quest'anno e ci divertiamo pure!
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