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Il Questore della Provincia di Bergamo, Stanislao Schimera, in relazione agli elementi raccolti dal personale della Digos e della Divisione Anticrimine della Questura, ha emesso 20 provvedimenti di D.A.S.P.O., Divieto di Accesso a manifestazioni Sportive, che vanno da 1 a 5 anni, nei confronti di altrettanti soggetti che si sono resi, a vario titolo, responsabili dei disordini avvenuti in occasione della partita di Campionato di Serie A, Atalanta-Lecce svoltasi presso il Gewiss Stadium in data 19 febbraio.

Come riporta il comunicato stampa:

”I provvedimenti sono stati emessi e notificati nei confronti 8 tifosi atalantini e 12 tifosi del Lecce, a cui saranno notificati dalla Questura di competenza, in relazione a quanto avvenuto nella mattinata del 19 febbraio, prima dell’incontro, quando un gruppo di tifosi salentini a bordo di autovetture e minivan, si è recato, intenzionalmente, deviando dai percorsi indicati al fine di recarsi in via Spino come parcheggio di interscambio, verso la zona del Gewiss Stadium.

Una volta giunti in via Buttaro gli stessi fermavano i mezzi, creando anche intralcio alla regolare circolazione viabilistica, e si scontravano con un gruppo di tifosi atalantini. Durante la violenta disputa, durata per breve tempo grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, venivano utilizzate aste di bandiera, cinture e artifizi pirotecnici. Tutto materiale poi raccolto sul luogo dell’evento.

I tifosi ospiti risalivano velocemente sui mezzi e venivano accompagnati allo stadio dove sono stati identificati, mentre un gruppo di tifosi atalantini, provenienti dal luogo degli scontri veniva intercettato da operatori della Polizia di Stato ed in questo frangente uno di loro, peraltro con il volto travisato, una volta fermato opponeva una forte resistenza, tanto da essere poi tratto in arresto, cercando di sfuggire agli operatori. La condotta del giovane attirava un nutrito gruppo di tifosi locali che si portavano velocemente ed intenzionalmente sul posto del fermo e tentavano, più volte, invano, di sottrarlo alla presa delle FF.OO. spintonando, oltraggiando e circondando gli operatori sino all’arrivo di aliquote dei raparti di rinforzo che allontanava, definitivamente i facinorosi.

Le successive e laboriose indagini ed accertamenti con la ricostruzione dei fatti effettuata attraverso le immagini della Polizia Scientifica, dei circuiti di videosorveglianza cittadina, dei video effettuati da privati cittadini nel momento degli scontri, hanno permesso di risalire alla dinamica dei fatti ed individuare i soggetti che hanno preso parte alle condotte illecite nell’ambito di una manifestazione sportiva”.

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