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Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione di Wladimiro Falcone.

Corvino: “Sapete benissimo quanta importanza diamo a questo ruolo. Il suo curriculum non parla di un calciatore conclamato in A (12 presenze), però siamo convinti di aver fatto una scelta importante. È un ragazzo molto fisico, angale di 1.95m, specialista nei rigori. Sa giocare anche con la palla.”

Falcone: "La presenza di Corvino ha influito molto nella mia scelta. Conoscevo anche Trinchera da Cosenza. Loro due hanno agevolato la mia scelta. Ho voluto fortemente essere qui, tutti mi hanno parlato bene della città. L'approccio con la squadra ed il mister è stato perfetto, tutto molto sereno.
Lecce era nel mio destino, avevo l'istinto che mi diceva di venire qui a tutti i costi, me lo hanno confermato Osti e Faggiano, dicendo che la piazza è quasi da Champions. Ci sono i presupposti per fare bene.

Trinchera mi ha chiamato il giorno dopo che è finito il campionato per chiedermi la disponibilità. Ho sempre spinto per venire qua. Numero 30? Il 3 è il mio numero fortunato ma portiere con il 3 è strano, ci ho messo lo 0. Lo scorso anno avevo il 33.

Mi sento pronto, so che ci sarà tanto lavoro da fare per me. Anche lo scorso anno avevo una grossa percentuale di parate, sono arrivati tanti tiri, sono abituato dunque.
Le voci di mercato vicine a me? Le ho seguite un po' con ansia, avevo dato la parola al Lecce e aspettavo che la trattativa si sbloccasse.

Io ho iniziato a giocare a calcio tardi, a 11 anni. Mi sono messo subito in porta senza aver mai fatto la scuola calcio. Ho fatto il primo anno alla Lodigiani, un dirigente disse a mia madre che avevo talento. Sui rigori sono sempre stato non so se fortunato o bravo. Ho sempre avuto questa dote, un dirigente mi disse che sui rigori il portiere non aveva nulla da perdere. Da lì ho avuto sempre istinto nel pararli. Sulle uscite mi sento sicuro, acquisisci abilità con l'esperienza. Mi dà godimento una bella uscita rispetto ad una parata sotto al sette.

Questa annata per me è fondamentale, ho sempre giocato in C e ho fatto solo un anno in B e 12 partite in A. Questo deve essere l'anno della mia consacrazione, farò di tutto per ripagare la fiducia.
Avevo paura di restare nel pantano della C, ma c'è stato un anno a Lucca e ricordo che da gennaio il preparatore dei portieri mi ha fatto scattare qualcosa.
Il rapporto con i difensori è fondamentale per un portiere. Devo essere bravo a come dire le cose a seconda della persona. Qui c'è tanta sintonia, non c'è nessun problema."

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