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Il Salento continua a bruciare. Nella serata di ieri un altro incendio, molto vasto, si è sviluppato nelle vicinanze del boschetto Lu Buia, fra Lequile, Lecce e San Cesario.

Sul luogo dell’incendio, per contenere le fiamme, si sono messi all’opera molte squadre dei vigili del fuoco e dell’Arif che hanno messo diverse ore per  terminare le operazioni e bonificare il tutto. Si tratta di un'area toccata puntualmente da diversi anni da incendi “improvvisi”.

Naturalmente è caccia al piromane che ha fatto partire l’incendio e che ha messo in difficoltà non solo i vigili del fuoco ma anche le comunità vicine all’incendio.

Sabato scorso l’incendio di Santa Cesarea

Due camion dei Vigili del fuoco del distaccamento di Maglie e Tricase sono intervenute, insieme al personale Arif, alle ore 22 di sabato scorso per spegnere subito le fiamme.

L’incendio si è alimentato dal forte vento e della importante vegetazione spontanea che raggiunge in diversi punti diversi metri di altezza, ha sfiorato l’impianto sportivo e l’edificio delle “Nuove Terme”. 
 

Per diverse ore i Vigili del fuoco si sono adoperati a spegnere le fiamme ed hanno impedito l’ulteriore propagazione delle fiamme verso l’area tutta verde del “Belvedere”. Naturalmente sono avviate le indagini per capire da dove si è generato l'incendio.

Quest’estate sono state oltre 500 le richieste d'intervento pervenute al comando provinciale dei vigili del fuoco di Lecce sin dalle prime ore del mattino per una serie d'incendi che si sono verificati in varie zone del Salento. 
Fiamme, alimentate dal vento caldo e dalle alte temperature, hanno interessato e distrutto centinaia di ettari di vegetazione, tra macchia mediterranea, alberi e sterpaglie. Martignano, Soleto, Surbo, Leverano, Lecce, Novoli i comuni più colpiti.

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