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Gianluca Frabotta, nuovo terzino sinistro del Lecce arrivato in prestito dalla Juventus, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato del suo passato ma anche delle sue ambizioni per il futuro.

BOLOGNA 

“Tre anni lì, un bel rapporto con Donadoni. Poi un anno di prestiti tra Renate, dove non fu facile cambiando tre tecnici e Pordenone dove andai a gennaio e un po’ giocai salendo in B con Tesser. Quindi sono entrato nel mondo Juve: bellissimo. Un’emozione pazzesca. Ero nell’Under 23 ma ci allenavamo con la prima squadra. Mi sono fatto gli amici. Zanimacchia, Di Pardo gente forte che andrà avanti”.

JUVENTUS 

“Cosa mi ha insegnato? Il comportamento, la dedizione, il rispetto. Ronaldo? Non ti chiede nulla. Anzi, è un esempio. Mette tanta dedizione. Quando ci giocavo insieme se veniva largo, cercavo di andare più dentro il campo. Dybala? Il più forte che ho visto. Un fenomeno assoluto”.

PIRLO 

“Un tecnico e una persona fondamentale. Mi ha molto migliorato, mi ha dato tanti consigli, mi ha sempre detto di stare tranquillo. Gli ho scritto quando è andato in Turchia”. 

CORVINO 

“Il direttore mi ha convinto. Ho sentito la fiducia sua e dell’allenatore Marco Baroni. Sto prendendo ritmo e mi trovo bene con la squadra. Antonio Ragusa mi ha parlato bene del club e della città che ho visto poco, ma sembra meravigliosa. Intanto un paio di pasticciotti me li sono fatti...”

CARATTERISTICHE 

“La corsa? Col pallone sì. Mi piace andare, ma devo migliorare nelle due fasi. La fisicità conta, ma col Var i difensori entrano meno. La voglia è tanta. E’ una sfida importante e stimolante. Voglio dimostrare che valgo e tornare a quello che ho fatto con la Juve”.

STREFEZZA SORPRESA 

“E’ piccolo, ma velocissimo e ha una tecnica pazzesca. Può essere la sorpresa in questa A”.

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