L’ex Salernitana Colombo: “La pressione e l’obbligo di vincere è tutto del Lecce”
Dopo la sosta di campionato dovuta agli impegni delle Nazionali, la Salernitana sarà di scena al “Via del Mare” di Lecce in uno scontro direttissimo valido per la 31/a giornata di Serie B 2020/2021. E, parlando di Lecce e di partita ad alta quota, salta subito alla mente quell’11 marzo 2015, quando la Salernitana di Menichini espugnò il “Via del Mare” per 1-0, conquistando una vittoria fondamentale per la promozione in B che sarebbe arrivata un mese e mezzo dopo con la vittoria casalinga ai danni del Barletta e il contemporaneo pareggio del Benevento al “Vigorito” con il Messina. Quella marcatura venne siglata da Riccardo Colombo, terzino col vizio del gol, due anni alla Salernitana dal 2014 al 2016 e attualmente capitano della Pro Patria. In vista di un altro importantissimo Lecce-Salernitana, è un piacere poterlo avere ai microfoni dei colleghi di Solosalerno.
Ciao Riccardo. Allora, non si può non partire dal ricordo di quel gol al Lecce.
“Ciao. Beh, sì, impossibile dimenticarlo. Fu una rete che ci consentì di vincere una partita molto importante e che ci fece rendere conto di poter davvero conquistare quel campionato. C’è poi un particolare curioso in merito a quel gol. Ricordo che un tifoso predisse che avrei segnato pochi secondi prima della mia effettiva marcatura e il tutto è ricordato da un video che spesso rivedo molto volentieri”.
Ci racconti che gol fu?
“Certo. Era un calcio d’angolo a nostro favore, battuto benissimo. Franco fece blocco su un avversario, io presi bene il tempo, mi inserii e segnai con un colpo di testa”.
Si tratta del più bel ricordo della tua esperienza a Salerno?
“Uno dei più belli, dato che di ricordi positivi ce ne sono tanti. Non posso dimenticare il giorno della vittoria del campionato in casa col Barletta, un successo giunto in una data che non ci aspettavamo. Poi, la sera della festa promozione, con Davide Moro che si esibì in uno stadio tutto pieno. E la Curva Sud, un settore sempre gremito di gente, che sembrava letteralmente “crollare” ogni qualvolta segnavamo. Dispiace che il Covid non consenta ai tifosi di riempire la Curva con questa Salernitana così in alto in classifica. A tal proposito…”
A tal proposito?
“Mi piace rimarcare come l’assenza forzata del pubblico stia rendendo il calcio quasi un altro sport rispetto a quello a cui eravamo abituati. Prima forse non ce ne rendevamo conto al 100%, ma adesso che ci manca si sente la sua assenza. Il tifoso ti sostiene, fa in modo che tu abbia più consapevolezza nei tuoi mezzi (a parte nelle situazioni in cui ti fischiano). Non è un caso che in questa stagione stiano venendo fuori parecchie vittorie esterne. Sì, l’assenza del pubblico, oltre al Covid quando attacca più squadre, è un fattore che sta influenzando questa stagione”.
Tornando al campionato 2014/2015, ti senti ancora con qualche componente di quel gruppo?
“Certo. Ad esempio, mi sono sentito una decina di giorni fa con Caetano Calil, mi sento spesso con Michele Franco che ho affrontato recentemente da avversario, dato che io gioco nella Pro Patria e lui nella Pro Sesto. Ho sentito anche Maurizio Lanzaro e Trevor Trevisan, ma in generale sono in buoni rapporti con tutti”.
Passiamo invece alle “dolenti note”, il campionato di Serie B 2015/2016, con la salvezza arrivata solo tramite playout. Hai rimpianti particolari in merito?
“Beh, sì, fu un anno di B abbastanza travagliato. Pagammo un po’ l’inesperienza da neopromossa e non avemmo continuità in quella stagione. Poi, sarei voluto rimanere anche un altro anno ma la società fece scelte diverse”.
Come ti sei lasciato con la dirigenza granata?
“Assolutamente bene. Sono in buoni rapporti con la società, sento spesso Bianchi. Semplicemente, nell’estate del 2016 decisero di fare una determinata scelta riguardo me e ne presi atto”.
Segui la Salernitana?
“Certo, la seguo sempre. E sto vedendo una squadra dotata di un’identità forte, che fatica a prendere gol e che lotta con grinta su ogni pallone. Merito sicuramente del mister, che ha saputo portare in alto una rosa inferiore tecnicamente rispetto alle concorrenti”.
Sarà un Lecce-Salernitana diverso rispetto a quello dove giocasti e segnasti. Perché, questa volta, saranno i giallorossi a essere favoriti.
“Beh, assolutamente sì, il Lecce è una squadra che ha un organico forte. Basti pensare a un Coda che sta segnando doppiette da quattro gare consecutive. I salentini hanno poi proprio nel reparto offensivo il loro punto di forza maggiore”.
Allora, come dovrà fare la Salernitana a tenere botta?
“Occorreranno due cose. In primis, bisognerà fare ancora più attenzione in difesa e poi bisognerà sfruttare l’arma della spensieratezza, del giocare liberi. La pressione e l’obbligo di vincere deve essere tutto del Lecce, i granata non hanno alcun obbligo. Sono convinto che i giallorossi saranno comunque costretti a far fatica. La Salernitana non ti concede nulla, ha una grandissima solidità difensiva e un portiere di altra categoria. In più, il non prendere gol da sette partite potrebbe comunque infondere nel Lecce un problema psicologico perché i salentini sanno che dovranno fare molto fatica per riuscire a segnare”.
La sosta per le Nazionali potrebbe influire?
“Certo, sarebbe stato meglio giocare. Comunque, c’è questa sosta e bisogna saperla gestire. Vediamola così, Castori è un allenatore che prepara benissimo le partite e quindi, approfittando di questa sosta, avrà più tempo per preparare meglio la sfida di Lecce”.
Salernitana terza in classifica, ma tifoseria che non sembra essere particolarmente entusiasta. Il problema della multiproprietà scatena inconsciamente una sorta di retropensiero in merito, secondo te?
“Sinceramente mi chiedo perché, in questo periodo storico certamente non positivo visto il Covid, i tifosi della Salernitana non riescano a godersi questa situazione. Personalmente non ci ho mai creduto e non credo a questi ipotetici disegni dall’alto che impedirebbero alla Salernitana di ottenere la promozione in A. Credo che, in caso di promozione, una soluzione la si troverà”.
Allora giunge all’uopo l’ultima domanda: Salernitana in A e Pro Patria in B alla fine della stagione. Se ti proponessero questo scenario, cosa prometteresti di fare affinché si possa verificare?
“Semplice, vado da Busto Arsizio a Salerno in bicicletta, in più tappe. Sarà massacrante, perché io mi stancai a fare una volta lo stesso tragitto in auto. Ma ne varrebbe la pena”.