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Giacomo Faticanti, nuovo centrocampista del Lecce, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa da Pantaleo Corvino.

Corvino presenta Faticanti

"Siamo qui per presentare un altro calciatore. Devo fare una premessa. Sono scelte che ci contraddistinguono. Su un giovane non sai mai cosa ti può riservare il futuro. Nel presentare Giacomo mi viene scontato dire che oggi presento uno dei prospetti più importanti del calcio italiano. Molti hanno una visione distorta di quello che facciamo: sottolineo talento italiano. 

Abbiamo deciso di prendere Giacomo per più di un motivo. Uno è sicuramente tecnico. L'altro è appeal, che avevamo perso negli ultimi 15 anni ed ora stiamo riguadagnando. Infine, ci sono i rapporti umani e professionali che abbiamo con la Roma. Giacomo è un vice-campione del mondo U20 e campione del mondo U19. È stato anche campione d'Italia U15 e U17. Non è stato fortunato nel vincere lo Scudetto Primavera perchè lo abbiamo vinto noi (ride, ndr.). È stato acquistato a titolo definitivo con un contratto di 5 anni".

Faticanti si presenta 

Quali sono le tue motivazioni personali dietro al trasferimento?
"Lascio a Roma un pezzo di cuore, sono stato molto contento di aver giocato a Roma. Poi ho capito che non rientravo nel gruppo prima squadra. Appena si è fatto avanti nel Lecce non ci ho pensato due volte, ho visto un progetto solido. Ho seguito il Lecce lo scorso anno, mi ha fatto sentire importante in estate".

Speri di seguire il percorso di Ledesma e Hjulmand?
"Lo spero. Per me è un onore essere accostato a loro. In allenamento cerco di imparare da Ramadani".

Il responsabile del settore giovanile Vergine le ha detto qualcosa?
"L'ho sentito e mi ha detto che è la soluzione migliore per me. Sono contento, lui poi è di Lecce quindi ne sa qualcosa, lo ringrazio".

Come stai fisicamente?
"Mi sento pronto. Se il mister dovesse darmi spazio mi sento pronto, sto lavorando duramente".

Hai visto le prime partite del Lecce?
"Si, una squadra forte che gioca a calcio con personalità. D'Aversa è un grandissimo allenatore".

In cosa speri di migliorare?
"Intensità e ritmo di gioco, la Serie A è più intensa della Primavera".

Idolo e numero di maglia?
"Daniele De Rossi, purtroppo il numero 16 non era libero. Ho scelto il 23 perchè a Roma giocando a tombola si fa una certa esclamazione... diciamo che porta fortuna".

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