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“E faccela sta magia, Remì”. Quando il trequartista francese ha fintato di calciare e poi allargato di nuovo il gioco dalle parti di Gendrey, lo abbiamo pensato un po' tutti. Speravamo che lui, dall’alto della sua classe, con il suo piede magico potesse estrarre il solito coniglio dal cilindro e portare nuovamente il Lecce in vantaggio.

Valentin Gendrey una volta ricevuta palla si è guardato intorno ed ha servito nuovamente Remì. Questa volta il francese non ci ha pensato un attimo ed ha calciato forte, quasi chiudendo gli occhi. Quel pallone si è fermato in porta, gonfiando la rete, alle spalle dell’incolpevole estremo difensore avversario, condannato anche da una leggera deviazione che ha compromesso ancora di più la traiettoria della conclusione.

Remì si è ripresentato così. A modo suo, con gol alla Oudin dopo un avvio non entusiasmante. Appena entrato ha perso qualche pallone sanguinoso ma la rete siglata lo ha tranquillizzato, rifacendolo ambientare in un attimo, nel Via Del Mare che aveva lasciato con una perla contro il Bologna, nell'ultima giornata dello scorso campionato, e che ha ritrovato con una rete spettacolare contro il Genoa.

D’Aversa in conferenza lo aveva detto, era sicuro che il francese potesse dare qualcosa a questo Lecce, seppur non ancora al massimo della condizione fisica. Avere in panchina un giocatore del suo calibro rappresenta un lusso che poche squadre, soprattutto tra le piccole, possono vantare. Adesso Remì lavorerà duro per partire da titolare e mettere in difficoltà il suo allenatore. Il popolo giallorosso lo adora e spera che possa regalare altre magie come quelle di ieri sera. Lui, dal canto suo, ha fatto di tutto per tornare nel Salento e lo ha dimostrato con i fatti. 

Remì ed il Lecce, una storia d’amore che deve ancora regalare tante emozioni.  

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