Lecce, serve un’impresa: al Via del Mare arriva il Napoli

Sabato alle 18 una sfida cruciale: salentini a caccia di punti salvezza contro una macchina quasi perfetta costruita da Conte
Obiettivo salvezza: per il Lecce non si può più sbagliare
Sabato 3 maggio, alle ore 18, il Via del Mare sarà teatro di una sfida ad altissima tensione: Lecce-Napoli. I padroni di casa si giocano la permanenza in Serie A, con soli due punti di vantaggio su Empoli e Venezia, rispettivamente al 18° e 19° posto. Con appena quattro giornate rimaste, ogni partita può segnare il destino di un’intera stagione.

Il Lecce sa di avere davanti un ostacolo quasi proibitivo. Il Napoli guida la classifica con tre punti di margine sull’Inter e, nonostante un gioco non sempre spettacolare, è una squadra estremamente solida e concreta, plasmata perfettamente da Antonio Conte. Per i giallorossi, fare punti significherebbe mettere pressione sulle dirette concorrenti e compiere un passo enorme verso la salvezza.
Il Napoli di Conte: meno fuochi d’artificio, più sostanza
Lontano dallo stile scintillante delle ultime stagioni, il Napoli di Conte è una squadra estremamente equilibrata, cinica e compatta. I partenopei adottano un 4-3-3 classico, con un baricentro variabile: intensi nella pressione alta, ma capaci di chiudersi in un blocco basso ordinato e difficile da scardinare. Un’identità tattica che ha portato risultati: con soli 25 gol subiti in 34 giornate, gli azzurri vantano la miglior difesa del campionato.
In attacco, il punto di riferimento è Romelu Lukaku, trasformato in un attaccante-boa più che in un terminale devastante. Non più esplosivo come un tempo, Lukaku oggi gioca per la squadra, attirando marcature e liberando spazio per gli inserimenti, su tutti quelli dello scozzese Scott McTominay. Quest’ultimo è la vera arma in più: con 11 gol e 4 assist, il centrocampista ex Manchester United è uno dei protagonisti assoluti della Serie A 2024/25.
Un’assenza importante per gli azzurri sarà quella del difensore centrale Alessandro Buongiorno, fermo ai box per una lesione all’adduttore. La sua assenza priverà Conte del miglior elemento del reparto arretrato, e potrebbe offrire al Lecce qualche spiraglio in più su palle inattive o duelli aerei.
Come può provarci il Lecce? Duelli, intensità e ripartenze
Per sperare nell’impresa, il Lecce dovrà costruire la partita su tre pilastri fondamentali: intensità nei duelli individuali, capacità di resistere alla prima pressione avversaria e verticalità immediata nella fase offensiva. Giocatori come Kaba e Coulibaly, per caratteristiche fisiche e propensione al duello, potrebbero essere determinanti per contrastare la fisicità e i ritmi alti imposti dal centrocampo partenopeo.

Sarà fondamentale sfruttare le transizioni. Se il Napoli viene sorpreso nella fase di rientro dopo aver perso palla, può concedere spazi. Ma se riesce a riorganizzarsi nel suo blocco difensivo, diventa quasi impenetrabile. Ecco perché il Lecce dovrà cercare di essere efficace e verticale, evitando un possesso sterile e puntando con decisione sugli spazi lasciati liberi dalle avanzate avversarie.
Non è una partita da affrontare a viso aperto, ma neanche da subire passivamente. Servirà una gara di attenzione, sacrificio e grande lucidità nelle scelte con la palla.
Il calcio non regala niente, ma premia chi ci crede
Lecce-Napoli non è solo una sfida tra chi lotta per restare e chi sogna di vincere. È il confronto tra due mondi, due progetti e due necessità opposte ma ugualmente urgenti. Per i salentini sarà una prova di maturità e di coraggio: non basterà difendersi, bisognerà crederci, fino all’ultimo secondo.