Esclusiva PL - L'Al-Ain ha chiesto Ramadani al Lecce: la risposta del club
La Società emiratina ha chiesto informazioni all'agente del calciatore, in questi giorni si potrebbe intavolare una trattativa per strapparlo al Lecce
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Mancano pochi giorni all'apertura ufficiale del calciomercato estivo 2025, ma il mercato del Lecce è già entrato nel vivo con acquisti mirati per la Primavera di Schipa e per l'arrivo, ormai probabile, di Francesco Camarda in giallorosso.
In questi giorni ci sono molte telefonate e acquisizioni di info utili sia da parte del duo Corvino-Trinchera che da parte di altri club interessati ai gioielli dei salentini. In casa Lecce si respira un'aria di tranquillità, perché l'unico obiettivo è rinforzare la Rosa a disposizione di Di Francesco e, quando le richieste per i vari big non saranno economicamente soddisfacenti, l'affare non si farà.
Su queste basi si stanno scambiando informazioni in questi giorni tra il club emiratino Al Ain e l'entourage di Ylber Ramadani. Secondo nostre fonti, il club ha avanzato una prima e timida proposta al calciatore, sondando il terreno anche per capire quali siano i suoi desiderata e quelli del club. Una proposta che al momento ha messo in stand-by le parti.
Perché Ramadani non è convinto dell'offerta dell'Al-Ain
Il calciatore sa bene che accettare l'offerta di un club che appartiene al campionato arabo varrebbe come dare una sorta di addio alla Nazionale. Un giro al quale Ramadani si sente di voler ancora appartenere, anche in virtù del fatto che proprio in questi anni l'Albania ha conosciuto una crescita tecnica e tattica abbastanza importante, anche per merito suo. L'Europa poi è il sogno di ogni calciatore, giocare in uno di questi massimi campionati è un punto d'arrivo e non di passaggio. Dunque, anche perdere la Serie A non è un punto a favore di questa trattativa.
L'Al-Ain dovrà pertanto essere ancora più “convincente” rispetto al milione e duecento mila euro che più o meno avrebbe deciso di proporgli come ingaggio. Dall'altra parte però c'è la consapevolezza di non essere un calciatore “da Di Francesco” e dunque vorrebbe evitare il rischio di dover partecipare nuovamente ad una stagione nella quale il suo ruolo sarebbe quello di comprimario.