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Dopo 3 punti in 8 partite frutto di tre pareggi, contro il Lecce la squadra campana ha subito una sconfitta, l'allenatore Paulo Sousa è stato esonerato dal suo incarico e al suo posto è stato chiamato Pippo Inzaghi, lo scorso anno alla guida della Reggina in Serie B. 

L'ex bomber di Juventus e Milan si presenta così ai suoi nuovi tifosi:

"Ho detto al presidente e al direttore che non esiste uno schema che fa vincere le partite. Ho vinto e sono stato esonerato col 4-3-3 e col 3-5-2. Sono numeri. A me interessa riportare entusiasmo e convinzione, i giocatori si devono divertire. Non è con i nomi che ci salviamo. Oggi non posso fare promesse di alcun genere. Se diranno che non lottiamo andrò a casa. Non so se giocheremo bene o male, sfido chiunque ad affermare il contrario. Però dobbiamo essere bravi a far punti, è questo che fa grande una squadra. L'anno scorso era bello veder giocare la Salernitana, ha mantenuto la stessa ossatura e sono arrivati calciatori bravi. I giovani vanno supportati e noi cercheremo di trasmettere fiducia. Sono certo che ci possiamo salvare ma dobbiamo dimostrarlo. Avremo subito una gara sosta e per fortuna c'è la sosta pur senza 10 nazionali. Questo fa capire che se hai dieci nazionali non puoi lottare per non retrocedere. Dobbiamo dare il massimo per meritare la passione della gente e lo stipendio del presidente. Il fatto che ci sia un gemellaggio con Reggio mi fa piacere, sono certo che ci sosterranno anche loro".

Inzaghi poi ha parlato del momento in cui era senza squadra e di cosa si aspetta dalla piazza:

"Ringrazio tutte le persone che mi hanno contattato, è un qualcosa di travolgente. Ero stanco di riposarmi, non ne potevo più. Aspettavo la chiamata giusta, mi ero un po' stufato di quello che mi era successo e di alcuni trattamenti umani. Non sapevo più se questo calcio meritasse la mia onestà e la mia professionalità. Puoi vincere o perdere ma devi essere onesto intellettualmente. Guardavo il telefono ogni momento e aspettavo la chiamata di gente come Iervolino e come De Sanctis. Io e il mio staff possiamo tornare a lavorare come ci piace, quando ci hanno messo in condizione i risultati sono arrivate. Faccio un grande in bocca al lupo a Paulo Sousa che ha fatto molto bene, io voglio valorizzare questi giocatori e arrivare alla salvezza. Ma abbiamo bisogno di voi. Se la Salernitana retrocede è un male per tutti. Criticate me, come accade da 30 anni, ho segnato 300 gol e mi dicono che non sapevo fare uno stop. Quello che conta è che la gente ci apprezzerà per l'atteggiamento. Se potete aiutateci, abbiamo bisogno di affetto e di aiuto. So già che pubblico c'è, in questo stadio ho fatto doppietta nel 1998. Nel riscaldamento non riuscivo nemmeno a parlare con i compagni, a Monza c'erano 3000 persone e questa cosa mi ha colpito".

In sala stampa c'era anche Iervolino che ha spiegato perchè ha scelto Inzaghi:

"Volevo fare un casting, stavolta ci siamo fermati al primo allenatore. Ci siamo fermati dopo aver parlato con Inzaghi. Abbiamo parlato del potenziale della squadra che, a mio avviso, può fare un gioco spettacolare e proporre diversi moduli. Allo stesso tempo dobbiamo essere speculativi per portare a casa il risultato. Bel gioco e praticità possono camminare di pari passo".

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