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Di sinistro, al volo, sotto la Nord. Di potenza, ma anche di precisione, come piace a lui e come ci ha abituato nel finale della scorsa stagione. Remi Oudin ci ha salutato con il gol realizzato al Bologna nell’ultima giornata dello scorso campionato. Una perla al sapore d’addio, una marcatura che ha lasciato tutti a bocca aperta e aperto il rubinetto dei rimpianti, soprattutto da parte di chi lo voleva ancora in giallorosso nonostante fosse consapevole del suo ritorno al Bordeaux per fine prestito.

Le vie del mercato, però, sono infinite ed ecco che allora il trequartista francese è tornato nel Salento, questa volta per restare e per incidere, ancor di più di quanto fatto in passato.

Remi Oudin, la sua prima parte di stagione

A dire il vero, ad un certo punto, abbiamo pensato che Remi Oudin fosse quel tipo di calciatore incompleto, né carne e né pesce, incapace di svoltare le gare sia dall’inizio che a partita in corso. Nella prima parte di stagione, diciamo fino alla ventottesima giornata di campionato, non ha avuto molte chance e le poche concessegli non è riuscito a sfruttarle nel migliore dei modi, probabilmente perché impiegato in una posizione a lui non troppo congeniale.

Remi Oudin, la svolta della sua stagione

Quando Marco Baroni si è accorto che il francese avrebbe potuto agire anche da mezz’ala, alternando le due fasi con caratteristiche differenti rispetto al resto dei suoi compagni, la musica è cambiata sensibilmente e Oudin ha iniziato a mettere in mostra le sue doti, trovando anche la via della porta, con una magnifica doppietta all’Olimpico contro la Lazio macchiata soltanto dal beffardo 2 a 2 siglato da Milinkovic-Savic a tempo scaduto.

Oudin arriva nel nuovo Lecce di D’Aversa, una squadra ancora in costruzione che potrebbe decidere di giocare con un sistema di gioco leggermente diverso rispetto a quello dell’annata precedente. Nel 4231 disegnato dall’ex allenatore del Parma, Remi potrebbe agire da trequartista o da esterno, con compiti prettamente offensivi e tutta la libertà di scegliere la giocata più consona in base alla situazione. 

Ora l'allenatore giallorosso avrà l'imbarazzo della scelta e dovrà scegliere con attenzione gli uomini da schierare dall'inizio e quelli da inserire a partita in corso. Per rendere questo Lecce sempre più competitivo. 

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