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Stefano Trinchera, DS del Lecce, è stato intervistato dal Corriere dello Sport alla vigilia della sfida di San Siro contro il Milan.

Voglia d'impresa a San Siro

Il Lecce arriva con la consapevolezza di avere davanti una grande squadra, ma pronto ad approcciarsi con la convinzione di poter fare l'impresa, viste le ultime due partite. Con la Roma abbiamo fatto un'ottima prestazione. Ci tengo a precisare che non va dimenticato quanto di buono fatto con D'Aversa: 25 punti perdendone tanti per strada immeritatamente. Sicuramente con Gotti va evidenziata un'identità ritrovata. Non dobbiamo entrare in campo spaventati, servirà la gara perfetta per uscire indenni da San Siro. Ma siamo abituati alle imprese e a lottare.

L'impatto di Gotti

Ho percepito di avere davanti un gruppo che doveva ritrovarsi acquisendo un po' di serenità e consapevolezza dei propri mezzi. C'era un'aria un po' pesante, Gotti ha lavorato principalmente sulla testa e poi ha dimostrato di essere molto preparato anche sul campo. Ha tenuto conto delle lacune per poter intervenire e correggere. Balza sicuramente all'occhio la fase difensiva: nell'ultimo periodo avevamo concesso parecchio agli avversari, mentre ultimamente ci stiamo ritrovando anche in questo. È il dato che mi fa più piacere, una squadra come la nostra ha bisogno di essere solida.

Il miglioramento di alcuni giovani

Dorgu Gallo

È una grande gratificazione per noi. Il nostro mercato è sempre rischioso, come dice Corvino cerchiamo di dare sfogo alle idee. E fin qui ci siamo riusciti bene. Ci sono ancora margini di miglioramento in tanti giovani che possono regalarci soddisfazioni.

Il percorso in serie A

In A è proibitivo competere con club che fanno investimenti onerosi. La situazione attuale dà merito al percorso fatto finora, che va avanti da due anni. Ma non bisogna mai abbassare la guardia: chi sta dietro cercherà di fare la corsa su di noi, intanto però ci godiamo questo momento senza fare conti o tabelle.

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