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Nonostante oggi non si giochi per via della sosta per le gare della Nazionale, i giallorossi oggi prenderanno comunque un voto. Si tratta della media dei voti assegnati sin qui dai pagellisti di Pianetalecce. Ora. Così come l'assegnazione delle pagelle post-gara sono soltanto un gioco, rappresentando il giudizio del giornalista che in quel momento assegna un voto assolutamente contestabile, allo stesso modo questa media è puramente indicativa di come le prestazioni dei giallorossi siano viste dalla Redazione di questo quotidiano. In un primo momento avevamo pensato che il fatto che si siano succeduti quattro giornalisti nella stesura delle pagelle (Verri, Murra, Marini, Romano), alla fine la media voto non avrebbe riflettuto il voto medio di un singolo metro di giudizio. Eravamo dunque nel dubbio se questo risultato avesse avuto una valenza. Tuttavia, in un secondo momento abbiamo pensato che questa sia la media voto di uno staff che si avvicina meglio la realtà avendo quattro diversi metri di giudizio e tutti liberi dall'accusa di preconcetti verso qualche giocatore. Procediamo. Dopo sette partite, Liverani ha impiegato 20 calciatori che bene o male hanno giocato almeno due partite che riteniamo essere appena sufficienti rispetto ai match sin qui disputati. Chi non ha messo piede in campo è Vera, che in realtà ha giocato ma non a sufficienza per meritare un voto. Allo stesso modo Dell'Orco, che vanta una sola presenza contro il Verona.

MEDIA VOTO PIU' ALTA ASSOLUTA

Chi possiede la media voto più alta in assoluto è Andrea Tabanelli che ha giocato tre partite consecutive prendendo voti dal 6 al 7 e guadagnando un 6,5. Poi è sparito dai radar ed è stato un peccato perché la sua presenza in campo è stata determinante. Non è un caso se il centrocampista è stato presente nelle due vittorie esterne contro Torino e Spal.

MEDIA VOTO PIU' ALTA RELATIVA

La media più alta di tutti i compagni, in relazione al fatto che hanno giocato praticamente tutti i match, è quella di 6,36 ed è condivisa da ben tre calciatori: Lucioni, Falco, Mancosu. Guarda caso sono anche gli stessi trascinatori della cavalcata dalla B alla A. Segno evidente di come ad oggi, il mercato estivo non abbia ancora inciso positivamente sulla nuova stagione. Ad voler essere pignoli, uno zero virgola in più lo meriterebbe Fabio Lucioni visto che a differenza degli altri due compagni ha giocato veramente tutti i minuti di tutte le partite.

MEDIA VOTO PIU' BASSA

Tralasciando la media di chi ha giocato veramente poco, ad avere lo scettro del peggiore in campo è al momento Andrea La Mantia che in Serie A non ha ancora trovato la sua giusta dimensione. Ad onor del vero, non è che la manovra del Lecce sia la stessa dello scorso anno e anche i compiti a lui assegnati sembrano essere leggermente differenti. Quel tanto che basta da annullarlo. Quel 5,63, con quattro partite giocate, è sufficiente ad anticipare di 0,1 Andrea Rispoli che invece con la media del 5,64 e tutte le gare giocate si conferma tra i peggiori di questo avvio di campionato. Una media che però non tiene conto delle sue sgroppate lungo la fascia che da sole meriterebbero però di portare il voto almeno alla sufficienza.

QUANTI SUFFICIENTI?

Solo 9 calciatori su 20 sono riusciti a superare la sufficienza, tutti gli altri sono sotto la soglia minima accettabile. Un andamento che rispecchia la posizione in classifica e che può essere migliorato solo attraverso il raggiungimento di risultati soddisfacenti.

FABIO LIVERANI

Ha guadagnato una media voto di tutto rispetto visto che ha una sufficienza piena, parliamo di un 6,21, e visto che nemmeno la metà dei giocatori impiegati ha raggiunto il 6. Questo significa che quello che propone in campo piace a prescindere dai risultati ottenuti. Un giudizio che deve far riflettere soprattutto chi pensa che in questa Redazione ci sia un pregiudizio sul tecnico romano. Oltretutto, voti negativi sono stati dati solo dopo le gare contro Verona e Atalanta che sono state le gare peggiori dei giallorossi. Sufficienze (6 contro Napoli e Inter, 6,5 contro la Roma) sono state date anche dopo clamorose sconfitte.
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