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Giuseppe Giannini, ex giocatore del Lecce, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ricordando le difficoltà affrontate dai giallorossi anche quando lui era in campo con il club salentino e ambiva alla promozione diretta in A.

La squadra nella quale giocava è salita nella massima serie all’ultima giornata, nonostante una pesante sconfitta contro il Pescara. Quello era il Lecce di Sonetti. Ecco di seguito le sue parole:

“Fu brutta, volevamo chiudere il discorso in casa invece ci fecero gol in contropiede. Siamo stati bravi noi a non mollare insieme all’allenatore Sonetti. Ci vogliono grande carattere e forza del gruppo. I più esperti devono tenere calmi i giovani, trasmettere serenità senza sottovalutare gli eventi allo stesso tempo concentrazione. Credo che Baroni sia un allenatore di esperienza, navigato e saprà sicuramente cosa fare. Si deve ripartire dalle certezze di tutto il campionato senza perdere sicurezza e concentrazione. Una sconfitta ci può stare e non la vedo drastica. Non bisogna farla pesare mettendo in dubbio quanto di buono è stato fatto fino ad ora”.

Anche Gigi De Canio, autore di una splendida cavalcata con il Lecce in Serie B, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, cercando di dare qualche consiglio alla sua vecchia squadra. Ricordiamo che il suo Lecce è caduto alla terzultima in casa contro il Cesena, ma quella sconfitta alla fine non si è rivelata fatale per i giallorossi, che avevano un buon margine di vantaggio sulle inseguitrici. 

“Adesso come allora? Si trattava di un’altra situazione visto che avevamo 8 punti di vantaggio e potevamo chiudere i giochi anticipatamente. Si ricomincia dalla consapevolezza della forza che uno possiede. Uno scivolone è un episodio che può far male e bisogna credere nelle proprie forze. Il Lecce è arbitro del proprio destino, devi vincere senza remore, senza se e senza ma, E soprattutto senza motivo. Non è il caso e non c’è motivo”. 

Infine, ha detto la sua anche Delio Rossi, tecnico che ha scritto pagine di storia indimenticabili sulla panchina giallorossa. I salentini guidata da Rossi hanno perso alla quart’ultima in casa dell’Ascoli nella stagione 2002/2003 ma sono riusciti poi a vincere 3 gare di fila ed a conquistare la promozione in A.

“Bisogna resettare a livello mentale e devi affrontare una alla volta tutte le gare che rimangono. Come se fossero delle finali. Si deve fare tabula rasa e fare tesoro di ciò che è successo. Se è stato fatto bene sino ad ora, perché non ci si può ripetere in modo positivo alla fine?. Simile al mio Lecce? C’è Corvino a fare da trait d’union tra queste due squadre. Sarà importante essere gli artefici del proprio destino e non dipendere dagli altri. Nella corsa finale avrà la meglio chi manterrà i nervi saldi. E dopo una stagione così lunga, anche chi avrà i giocatori nelle migliori condizioni fisiche”. 

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