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Conto molto salato per il Nardò in merito ai fatti avvenuti al termine della gara interna con il Gravina dello scorso 13 febbraio, valevole per il campionato di Serie D. La gara era terminata 2-3 e i padroni di casa, rimasti in nove a causa di due espulsioni, si sono resi protagonisti di una dura contestazione alla direzione arbitrale che ha provocato un terremoto nell’ambito societario, come riportato da LeccePrima.

Al Daspo che il questore di Lecce aveva comminato negli giorni scorsi a carico di Alessio Antico, 42enne amministratore unico del club granata, se n’è aggiunto un secondo notificato nella giornata di ieri diretto al presidente onorario, Salvatore Donadei, 54enne. Conosciuto per la sua professione di avvocato, Donadei è anche presidente della Camera civile salentina.

“Le misure di prevenzione sono state emesse in quanto i loro comportamenti, nel corso del citato incontro di calcio, sono stati considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica”, spiega una nota della Questura, la quale aggiunge che le condotte sono state originate “a causa di decisioni del direttore di gara non condivise dalla tifoseria della squadra del Nardò e dalla dirigenza della stessa”.

LA DECISIONE DEL GIUDICE SPORTIVO

Pesante era stata la mano del giudice sportivo: multa di 3mila e 500 euro, squalifica del campo per una gara da disputarsi in campo neutro e a porte chiuse. Nel referto si era riportato di espressioni offensive avvenute nel corso del primo tempo da parte di una persona riconducibile alla società e presente sul terreno di gioco verso un dirigente del Gravina, arrivando persino a tentare il contatto. Nella ripresa, invece, è avvenuto il lancio di una bottiglietta piena d’acqua verso l’arbitro dagli spalti e di un altro oggetto che aveva sfiorato la testa di un guardalinee.

I fatti peggiori erano avvenuti al termine della gara, con l’invasione di campo da parte di una decina di persone, rivoltesi in modo offensivo e minaccioso verso la terna arbitrale, il lancio di una moneta che aveva sfiorato il viso di un guardalinee, tentativi di aggressione degli ufficiali di gara, fatti oggetto di spintoni, con risoluto intervento delle forze dell’ordine che avevano dovuto scortare la terna nel Commissariato.

L'INCHIESTA PENALE

Nella giornata di ieri si è aperta anche l’indagine penale per la quale è scatto il Daspo di un anno a carico di Donadei, accusato di essersi scagliato fisicamente e verbalmente contro l’arbitro con spintoni, e di essersi opposto agli agenti che tentavano di portare fuori dallo stadio la terna.
Due anni, invece, per Antico, perché avrebbe tentato di aggredire l’allenatore in seconda del Gravina e di arrivare a contatto con la terna arbitrale. Quest'ultimo, inoltre, avrebbe opposto resistenza ai poliziotti e, divincolandosi, sarebbe riuscito comunque a colpire l’allenatore avversario.

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