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Ricordate Simone Lo Faso? Era considerato un talento del nostro calcio e nell’estate del 2019 è arrivato nel Salento insieme a Tonino Gallo, a causa del fallimento del Palermo, club nel quale militava in Primavera.

In giallorosso 

In giallorosso, però, non ha mai davvero avuto spazio, esordendo soltanto in Coppa Italia nella sconfitta per 5 a 1 contro la Spal, tant’è che a gennaio di quell’anno è stato ceduto in prestito al Cesena, per permettergli di aumentare il minutaggio.

 Il 31 gennaio del 2021 ha rescisso il contratto con il Lecce e poi ha continuato a girovagare per l’Italia, fermandosi lo scorso anno dopo l’avventura ad Agrigento, con la maglia dell’Akragas, in Serie D.

Una nuova avventura 

Adesso, però, per lui c’è una nuova carriera. Lo Faso, infatti, è impegnato in Kings League con i Boomers, squadra di Fedez. Durante l’evento Palermo Football Meeting il trequartista ha parlato, raccontando i perchè di questa scelta:  

Dopo lo scorso anno all’Akragas ho vissuto dei mesi non facili, anche dal punto di vista realizzativo. Eravamo alla fine di un percorso, non c’erano i pagamenti e mancava la squadra, era tutto alla disfatta. Ho preso la palla al balzo, divertirsi è la base per giocare a calcio e non mi succedeva da tempo. Sono entrato in un contesto come quello in cui mi trovo ed è giusto così.

Fedez

Il rapporto con Fedez

Molti mi chiedono com’è Fedez, ma per quel poco che lo conosco è una persona normalissima. Mi sembra anche sensibile, mi rispecchio molto in lui. Posso solo apprezzarlo, pensa sempre a concretizzare cose positive. Provo a prendere spunto.

La mia carriera 

Perché non ho sfondato? Risposta difficile. Intanto ringrazio Corini che mi ha valorizzato sia al Palermo che al Lecce. Ho giocato in squadre blasonate, sarebbe facile dare la colpa solo agli infortuni, anche se sono entrato nel limbo tra i 18 e i 22 anni. Un momento difficile, ma anche il più esaltante della mia carriera. Non mi piace però vivere di rimorsi, penso più a cosa posso dare adesso che non quanto avrei potuto invece fare.

Come far crescere un giovane 

Il calcio è un mondo difficile e complesso. Sicuramente dico di non crearsi aspettative troppo grosse, non sempre tutto dipende solo dalla gestione fisica, tecnica o tattica. Serve essere seguiti a 360 gradi, anche sul lato mentale e dell’alimentazione. L’unico auspicio è divertirsi.

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