header logo

Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, nella lunga intervista rilasciato oggi a La Gazzetta del Mezzogiorno, ha parlato anche della situazione riguardante Renè De Picciotto, azionista di maggioranza dell'Unione Sportiva Lecce, e dell’allargamento della base societaria, che ha visto l’ingresso di un nuovo socio e l’inserimento di un altro nei prossimi giorni. 

Per quanto riguarda la figura dell’imprenditore italo-svizzero, il numero uno giallorosso ha confermato che quanto accaduto con la tifoseria non inciderà sulla decisione di De Picciotto di proseguire ancora o meno nel progetto Lecce. I fischi ricevuti il giorno della promozione rappresentano di certo un episodio spiacevole ma sono figli di un equivoco che può essere chiarito senza lasciare ulteriori straschichi tra le parti. Le sue dichiarazioni precedenti alla partita con il Pisa avevano indispettito la piazza, che in quel momento forse aveva bisogno di altre parole. 

Ecco di seguito le dichiarazioni del presidente Saverio Sticchi Damiani: 

“Tutti quanti abbiamo a cuore il rigore economico, anche perché un club gestito male alla lunga può mettere a repentaglio la sua stessa esistenza. I tifosi hanno capito che il club sano vale di più di qualsiasi risultato sportivo, ma aggiungo che i risultati sportivi non si raggiungono senza un club sano alle spalle. De Picciotto sta facendo delle riflessioni di ampio respiro sui suoi investimenti in Puglia e non credo che “lo strappo” con una parte della tifoseria abbia un ruolo in tale valutazione, anzi credo sia un disguido facilmente chiaribile”.

“L’allargamento della base societaria era previsto da mesi. E porteremo a conclusione quanto da noi deliberato. Ancora una volta rafforziamo il club a discapito di noi vecchi soci che non percepiremo un euro da tale diluizione. Mencucci è un dirigente di altissimo livello che rafforza ulteriormente la governance del club. Lo conosco da anni e l’ho fortemente voluto. È la figura che ci mancava”.

 

 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"