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Francesco De Pascalis, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia, è stato nostro ospite su Twitch.

Sul Lecce e la lotta salvezza in Serie A

“È stato un weekend che ha confermato i chiari valori di questa prima fase di campionato. Vedo delle realtà che mi stanno stupendo. In basso alla classifica stazionano formazioni con valori importanti. Potrebbe essere l'annata storta per una media di Serie A, ma allo stesso tempo questa situazione può creare timore, perché laggiù ci sono squadre attrezzate che si possono riprendere da un momento all'altro”.

Su Dorgu

Patrick Dorgu

“Dorgu è un top player. Di fronte ad offerte irrinunciabili il Lecce farebbe bene a fare cassa, questa è politica della patrimonializzazione. Mi impressiona l'atletismo, come riesce a recuperare l'avversario ed imporsi di fisico”.

Sulle difficoltà del Lecce Primavera

“Non sta succedendo assolutamente nulla. Il settore giovanile del Lecce si sta strutturando ulteriormente, ha preso D'Amblé e sta facendo scouting nei settori giovanili del Salento. L'anomalia del Lecce è stato lo scudetto dell'anno scorso. Non era una situazione programmata. Oggi siamo in linea con quella che è la crescita. Il risultato vero non è lo scudetto, bensì avere 6-7 calciatori in Prima Squadra. 

Mi spiace per Coppitelli, ma con i giovani bisogna avere pazienza. Bisogna uscire fuori dal risultato nel Settore Giovanile. La cosa più difficile è riuscire a confermarsi, soprattutto quando poi si cambia radicalmente. Il percorso del Lecce continua ed il Settore Giovanile è in continua crescita. Il centro sportivo di proprietà è un ulteriore step molto importante. Avete visto che bella struttura aveva l'Olympiakos? Il Lecce deve arrivare a quel livello, è un passaggio fondamentale".

Sul caos Sacchi e stretta di mano

“Sono convinto che Sacchi non ha pensato al suo gesto. Mi auguro l'AIA non l'abbia sospeso per questa scelta. Quel frame dura 3 secondi: come si fa a giudicare la coscienza di una persona in così poco tempo? Non si può fare un processo morale alle intenzioni”.

Sul centro sportivo di proprietà

“Il Lecce lo deve fare, con almeno 3-4 campi. Servirebbe un kick-off di proprietà del Lecce, insomma. La situazione delle strutture qua giù è drammatica. Occorre che un settore giovanile lavori seguendo canoni e linee guida. C'è da fare tanta strada anche perché il calcio si è evoluto. Ci sono degli step da compiere. Qui in tutto il Salento mancano le strutture”.

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