Liverani: "Mercato? Davanti manca qualcosa numericamente. Non abbiamo fatto in tempo"
Il Lecce si gode il 4-0 rifilato ieri al Torino, arrivato anche grazie alle reti di Deiola e Barak. Raggiunto a margine della Panchina d'Oro, il tecnico Fabio Liverani, premiato a sua volta con la Panchina d'Argento per la scorsa stagione in Serie B, commenta il risultato: "Credo l'impatto sia andato oltre le aspettative, sono due ragazzi che si sono integrati subito bene grazie al gruppo. E hanno messo subito in mostra le loro qualità tecniche. Le aspettative non erano così alte alla prima partita, ora sono problemi loro: quando parti così forte devi mantenere".
Da ex maestro del centrocampo, Saponara è stato un dilemma per il calcio italiano negli ultimi anni.
"Penso che dopo Empoli abbia avuto un grande percorso, forse al Milan non è riuscito a rispettare le aspettative. Sicuramente a livello mentale, non tecnico. Per stare a certi livelli serve tanta forza in testa. Ha avuto qualche infortunio, però per noi è un acquisto fondamentale. Saremmo contenti se lo riuscissimo a riportare ai livelli di Empoli. Dipende da lui, credo che abbia bisogno di avere entusiasmo e fiducia, è un ragazzo sensibile: noi lo metteremo in condizioni per fare il massimo, lui dovrà metterci del suo".
Quanto è soddisfatto del suo impatto?
"Riccardo, come Barak o Paz, sono giocatori fondamentali, sia per qualità che per spessore, tecnico e di categoria. È normale che Ricky viene da un momento non positivo, dobbiamo metterlo in condizione di tornare a quel livello. Le qualità tecniche non si discutono, dobbiamo metterlo in condizione".
Come è nata l'idea Paz?
"Credo che il mercato per noi sia ancora più difficile. Si hanno piste e giocatori, non si può andare su un solo giocatore. Avevamo questo tipo di caratteristica, il direttore ha valutato le varie situazioni. È difficile prendere giocatori da altre squadre".
Avete completato tutte le necessità?
"Diciamo quasi tutte. Davanti ci manca qualcosa numericamente: non abbiamo fatto in tempo, è andata così. Speriamo che gli infortuni ci lascino in pace".
Si aspetta una chiamata di Falco con l'Italia?
"Io sono stato allenato da Mancini, credo che sia attento ai giocatori di qualità. Pippo è sotto osservazione, deve fare partite di questo livello con intensità e continuità. Se alzerà il livello, credo che il ct lo terrà in considerazione".
Un desiderio?
"Se lo dico non si avvera".
Due promozioni, ora serve un altro miracolo?
"Parliamo sempre di miracoli sportivi, e credo di sì. I numeri dicono che due neopromosse su tre scendono. Dobbiamo avere forza, un pizzico di fortuna, organizzazione e tutto quello che serve per cercare di mettere dietro più squadre possibile. Speriamo di averne tre sotto il 24 maggio. Siamo tutte lì, non dobbiamo mollare perché nessuno lo fa".
E' arrivato un successo importante dopo una grande partita.
"Per noi era fondamentale. Abbiamo aspettato febbraio per vincere la prima partita in casa, è arrivata questa vittoria in modo bellissimo: spero sia un punto di partenza, per giocarsela su tutti i campi. Poi ci sono i difetti, le qualità, le differenze. Ma su queste si incide soltanto con il lavoro".
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