In che ruolo ha giocato Pierotti ieri? La spiegazione di Di Francesco

Il tecnico giallorosso ha spiegato dove ha schierato l'esterno offensivo argentino
Al minuto 59’ della sfida persa dal 4 a 1 dal Lecce di Eusebio Di Francesco contro l’Atalanta di Ivan Juric, ha fatto il suo ingresso in campo l’esterno argentino Santiago Pierotti, lasciato un po' a sorpresa in panchina dall’allenatore giallorosso. Il classe 2001 ha rilevato uno spento e mai pericoloso Riccardo Sottil sul risultato di 2 a 0, ma anche lui non è riuscito ad incidere.
Dove ha giocato Pierotti?
Ce lo siamo chiesti un po' tutti durante la partita. Pierotti, infatti, non si è posizionato come al solito sull’out di destra ma ha giocato più al centro, quasi a ridosso della punta, prima Nikola Stulic e poi Francesco Camarda.
Ecco la spiegazione di Eusebio Di Francesco nel post partita ai microfoni di DAZN:
Non era proprio un 4-2-3-1 perché ho fatto fare a Pierotti la mezzala. Perché ha le caratteristiche per poterlo fare, poi ovvio che in palleggio si abbassava Coulibaly perché lui è box-to-box. E' un attaccante esterno ma con qualità di gamba e corsa differenti. Ama avere campo davanti e si può sfruttare in quella situazione lì.
Dobbiamo essere più bravi nel palleggio ed anche più verticali, invece siamo andati troppo in orizzontale permettendo all'Atalanta di venirci a prendere nel duello con troppa facilità.

Nuovo ruolo in vista?
Pierotti è un giocatore duttile ed ha la capacità di rendere al meglio in più posizioni. Fino ad ora, nei suoi quasi due anni di Serie A, è stato impiegato sull’esterno a destra, da punta centrale, da seconda punta accanto ad un altro riferimento offensivo e pure da quinto a tutta fascia, nella sfida persa lo scorso anno in casa contro la Lazio. In quell’occasione ha occupato la posizione di laterale di centrocampo, svolgendo egregiamente anche la fase difensiva a causa dell’espulsione di Guilbert, che aveva così lasciato scoperto quella porzione di campo.
Grande fisicità e grande spirito di adattamento fanno di lui il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero. In questa stagione, però, ormai la sua terza in Serie A, deve lavorare parecchio sulla finalizzazione, suo vero tallone d’Achille durante l’esperienza salentina. Se diventa un esterno d’attacco pericoloso sotto porta ed impera a fare male alle difese avversarie con assist e gol, allora il Lecce può davvero ritenere di avere un laterale offensivo completo in rosa.
Ora tocca a lui dimostrare tutto il suo valore e renderà realtà le potenzialità mostrate fino ad ora, al di là del ruolo nel quale vorrà farlo giocare mister Di Francesco.