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Kastriot Dermaku è stato presentato in mattinata in sala stampa. Di seguito le dichiarazioni del nuovo giocatore del Lecce.

“L’anno scorso mi sono portato dietro questo infortunio che ho curato nel corso dell’estate. Col Parma abbiamo deciso di intraprendere un percorso di ricondizionamento atletico a Bologna, dove mi trovavo da un paio di settimane, al fine di trovare la condizione fisica migliore. Sono al termine di questo percorso, non so ancora quanto manca per rientrare in gruppo, ma credo di potercela fare attorno a metà settembre. Il campionato? La serie B è sempre stata difficilissima, quest’anno lo è ancora di più. Ci sono tante squadre che si sono rafforzate e il livello è molto alto. Sarà ancora più difficile dello scorso anno. Ci sono squadre come Parma, Monza, Benevento, Crotone. Noi daremo il massimo per cercare di arrivare più in alto possibile. La scelta del mio ritorno da Lecce è stata voluta da tutti. Qui sono stato molto bene, quest’anno voglio far vedere il mio potenziale. Negli anni di Cosenza non ho mai avuto problemi, in carriera però ci sono i momenti difficili e bisogna cercare di tirare fuori gli aspetti positivi. Il numero? Mio fratello è dell’88, il 44 essendo la metà non mi dispiaceva, vedremo se porterà fortuna. Nazionale? L’anno scorso ho saltato le qualificazioni per recuperare dall’infortunio. L’ultima convocazione è stata a ottobre ma con Reja ci siamo sentiti. Non vedo l’ora di tornarci è sempre un’emozione indescrivibile giocare su certi palcoscenici. Il trasferimento a titolo definitivo? È una cosa che ho voluto, è importante sentirsi parte del progetto. Lo scorso anno c’era l’obbligo in caso di A e le cose sono andate come sono andate. Volevo tornare a titolo definitivo e sentirmi parte di questo progetto e di questo ambiente. Ero allo stadio a vedere Parma-Lecce di Coppa Italia ed è stata una grande partita. I presupposti ci sono, peccato per l’inizio di campionato, ma possono far bene per trovare l’equilibrio e la cattiveria in un campionato durissimo in cui bisogna imparare dagli errori. I compagni? Non ho ancora parlato con nessuno in particolare, solo con i vecchi compagni che ho sentito in estate”.

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