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Nedo Sonetti, come calciatore ha ricoperto il ruolo di stopper, giocando a discreti livelli tra la metà degli anni 1960 e l'inizio degli anni 1970. Ha disputato campionati di Serie C con Spezia e Salernitana e cinque stagioni (dal 1967 al 1972) in Serie B (130 presenze e 3 reti complessive fra i cadetti) con la Reggina, formazione della quale è stato la bandiera per diversi anni e dove ha espresso il suo miglior calcio. Sonetti ha alle spalle una lunga carriera alla guida di varie squadre di Serie A e di Serie B. I maggiori successi li ha ottenuti con l'Atalanta, che ha condotto dapprima dalla Serie B alla Serie A e in seguito all'8º posto in massima serie nell'annata 1985-1986 e alla finale di Coppa Italia nella stagione successiva, allenandola per quattro stagioni. Dopo le promozioni con Udinese ed Ascoli, nel campionato 1994-1995 è ingaggiato dal Torino che conduce all'11º posto, nonostante sia travagliato da problemi societari. Doppio ex sulle panchine di Lecce e Brescia, e vincitore del campionato 1999 (con i salentini) e 2000 (con le Rondinelle) ha parlato a Bresciaoggi di quella che sarà la sfida del 'Rigamonti'.
Questo il suo pensiero: "Sinceramente a inizio stagione trovavo che ci fosse qualcosa di più nel Brescia, a livello di organizzazione. Ma il Lecce in ogni sua componente è sempre rimasto vicino al suo allenatore”.
Il tecnico parla delle sue ex squadre che ha allenato: “Nel mio Brescia c’era Hubner, Stroppa, i gemelli Filippini e sono contento per loro, di tutti i miei ragazzi che oggi allenano. C’era lo Sceriffo Mero, che non posso dimenticare. Splendida squadra, come il Lecce che l’anno prima aveva Lorieri, Palmieri: esperienze bellissime, legami che restano”. Sonetti parla anche del Brescia ed il Lecce di oggi:  “Balotelli può fare tutto. Deve darsi da fare, poi va messo in condizioni di colpire. Corini lo sta aiutando. Poi c’è Tonali, che mi piace molto: ha intelligenza, struttura, piedi e grinta. Grande personalità. Nel Lecce di Liverani c’è Rispoli, che a Brescia è cresciuto e ancora scorrazza in scioltezza, e ci sono attaccanti forti come Lapadula. Pesante l’assenza di Lucioni. Il Brescia può approfittarne”.
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