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Il Lecce di Baroni va di scena in quel di Pordenone. I giallorossi scendono in campo con il solito 433. In porta c’è Gabriel; in difesa Calabresi, Dermaku, Lucioni e Barreca: a centrocampo Majer, Hjulmand e Gargiulo; in avanti il tridente composto da Rodriguez, Olivieri e Strefezza.

Pronti via e Dermaku si fa ammonire a causa di un fallo ingenuo commesso sul centravanti avversario Pellegrini.

Al quarto d’ora, invece, il Lecce colpisce un clamoroso palo con Olivieri, abile nello stoppare e nel calciare in porta.

8 minuti dopo i giallorossi passano in vantaggio grazie alla rete di Mario Gargiulo, che di esterno trasforma in oro un fantastico assist di Strefezza.

Al minuto 40 i salentini raddoppiano con Olivieri, ma il direttore di gara ferma tutto per fuorigioco dell’ex Empoli.

Nei minuti di recupero della ripresa prima Barreca e poi Gargiulo sfiorano la rete del raddoppio senza successo. 

La ripresa ricomincia con due sostituzioni nelle fila dei padroni di casa. Al minuto 52 episodio dubbio in area di rigore giallorossa. Rodriguez colpisce Cambiaghi ma per il direttore di gara non è rigore. 

Al 60esimo Coda, Faragò e Di Mariano prendono il posto di Olivieri, Majer e Rodriguez. L’ex Cagliari dopo appena un minuto è andato vicinissimo al gol del 2 a 0.

Pasa compie un’ingenuità non da lui e viene espulso al ventesimo della ripresa per un fallo su Gargiulo. Sugli sviluppi del calcio di punizione conseguente Coda calcia fuori da ottima posizione. 

Il Lecce non riesce a chiudere la partita nonostante la superiorità numerica e le tante occasioni create. 

A 10 minuti dalla fine Helgason entra al posto di Gargiulo. Al primo minuto di recupero Di Mariano ha l’occasione giusta per chiudere il match ma calcia su Perisan. 

Dopo 5 minuti di recupero, il direttore di gara decreta la fine del match. Il Lecce dopo un mese riprende al meglio la sua marcia. 

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