Comuni in rivolta contro il 5G. Fa davvero male? Vediamo di cosa si tratta
Diversi Comuni, soprattutto nel Salento, hanno posto il veto sull'installazione della nuova tecnologia 5G che consentirà alla tecnologia stessa di superare alcuni ostacoli che hanno impedito il progresso fino ad oggi. Diversamente, il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, si è affidato alla comunità scientifica delegando, in un certo senso, alla loro competenza la successiva volontà di installare la tecnologia discussa.
Cosa dice la comunità scientifica a riguardo? Cerchiamo di capirlo.
Cosa è davvero il 5G? Favorisce la diffusione del Covid-19? Favorisce l'insorgere di altre malattie come lo sviluppo di tumori o l'alterazione del DNA?
Sul punto intervengono spesso i complottisti che riescono a diffondere con maggiore capillarità e convinzione le proprie idee rispetto ad altre fonti più attendibili. Idee che spesso non hanno basi scientifiche e che finiscono con il fare confusione. Ad esempio, la foto degli uccelli morti a Roma accompagnata dalla didascalia "Il 5G ha fatto morire gli uccelli". Stop. Fine delle trasmissioni. Invece a guardare bene la foto si può intravedere un albero caduto, che tra l'altro ha colpito anche un pedone spedito in prognosi riservata all'ospedale Umberto I di Roma. Bene, quest'albero cadendo ha portato con sé un traliccio dell'alta tensione che ha letteralmente fulminato gli uccelli che si erano poggiati sui suoi cavi. La verità però sarebbe un'altra. Per i complottisti sarebbe la stessa. Già con il forno a microonde, poi con le tecnologie 2G, 3G e 4G, poi il wi-fi, si sono sollevate polemiche che hanno viaggiato nell'etere negli ultimi 20-30 anni senza però trovare mai sfogo nei dati scientifici della realtà. Di questo ne parliamo tra poco.Il 5G: la nuova tecnologia che spaventa.
Bisognerebbe cominciare con il dire che il 5G non è una nuova tecnologia ma solo un nuovo standard. Significa che la tecnologia già in uso è stata sfruttata meglio, è stata ottimizzata. L'utilizzo delle onde elettromagnetiche ha avuto un inizio molto lontano, era il 1865 quando il fisico scozzese Maxwell fece la loro scoperta, e a partire da quel momento si è avuto uno sviluppo ed un uso massiccio in diversi campi della nostra vita. Ultimamente in special modo nei sistemi di comunicazione. Dunque il 5G non è una nuova tecnologia pericolosa, ma è una tecnologia che già conosciamo e fa già parte delle nostre vite. In larga parte utilizzata anche dai complottisti per scrivere su temi anti-5G utilizzando blog, siti internet, social network. Ad esempio. Evitare il 5G significherebbe abolire dall'utilizzo quotidiano una infinità di strumenti legati alle onde elettromagnetiche con la conseguenza che resteremmo tutti al buio visto che anche le lampadine fanno parte di questi oggetti.Le Frequenze a cui viaggia sono pericolose.
E' uno dei cavalli di battaglia di questa guerra messa in atto dai "no-5G", secondo i quali utilizzerebbe le stesse frequenze del microonde con cui cuciniamo o riscaldiamo i nostri cibi. La conseguenza logica sarebbe che finirà con il cuocere le nostre teste. Sarà davvero così? I microonde hanno potenze che arrivano ai KW mentre i trasmettitori Wi-Fi usano i milliWatt. La differenza che c'è tra le due unità di misura raggiunge il milione di volte. Ad ogni modo, la frequenza dei microonde è di circa 2,4 GHz mentre quella del 5G è di 27 GHz. Onde ad alta frequenza difficilmente riusciranno a penetrare la pelle. Secondo i complottisti, per installare il 5G si stanno abbattendo gli alberi in città. Il motivo sarebbe quello di liberare l'aria e consentire alle onde di viaggiare senza incontrare ostacoli. Delle due l'una: se queste onde sono in grado di penetrare i tessuti, dunque sarebbero dannose per l'uomo, perché abbattere alberi incapaci di fare da scudo? E' un controsenso pazzesco.Radiazioni elettromagnetiche.
Occhio a non confonderle con la radioattività. Le radiazioni elettromagnetiche sono le stesse che vengono emanate dal Sole tutti i giorni. Per quanto riguarda la frequenza della radiazione si usa distinguere tra (fonte Wikipedia):- radiazioni ionizzanti, di frequenza sufficientemente alta da essere in grado di ionizzare gli atomi della sostanza esposta; possono quindi modificare le strutture molecolari, potendo anche produrre effetti biologici a lungo termine sui viventi interagendo con il DNA cellulare. Essendo le più energetiche sono, a grandi linee, le più pericolose (esempi: radiologia, armi nucleari).
- radiazioni non ionizzanti; si designano come non ionizzanti quelle radiazioni elettromagnetiche non in grado di produrre ionizzazione nei materiali ad esse esposti. Un esempio di radiazioni non ionizzanti sono le onde radio. L'energia più bassa le pone, in generale in classi di rischio più basse delle precedenti.
Le radiazioni del 5G cosa sono?
Gli studi scientifici hanno rilevato come non ci sia una stretta correlazione tra fra sintomi ed esposizione ai campi elettromagnetici. Oltretutto il 5G è una tecnologia che diminuisce l'esposizione ai campi elettromagnetici rispetto alle tecnologie precedenti. In aggiunta si deve tenere conto che la "gittata" di queste onde si riduce con la distanza e dunque dopo un paio di metri rispetto ad una fonte (ad esempio il modem) l'intensità si attenua. Dopo migliaia di ricerche e test, l'OMS ritiene che non ci siano effetti contrari alla salute. E dello stesso avviso è l'Istituto Superiore della Sanità. Solo l'IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) sostiene che non si possa escludere totalmente che le radiofrequenze provochino un qualsivoglia effetto sulla salute e per questo ha catalogato il 5G nel Gruppo 2B. Dunque le onde elettromagnetiche fanno compagnia ad elettrodomestici di uso quotidiano e al talco, per citare altri oggetti di uso comune classificati nel Gruppo 2B.Fanno male.
Che queste tecnologie facciano danni alla salute lo si dice da sempre. Sia da quando è nata la televisione, sia da quando negli anni '90 i cellulari hanno cominciato a diffondersi. Da allora però non ci sono stati rilievi scientifici che abbiano sottolineato aumenti sensibili di tumori al cervello. A voler essere pignoli, in Italia gli standard dei valori di esposizione sono 10 volte inferiori alla media degli altri Paesi Europei e non solo. Sul punto ci sarebbe anche un articolo di Repubblica che spiega meglio di cosa si tratta (clicca qui).Come lavora il 5G.
Le antenne del 4G oggi in uso lavorano irradiando a 360 gradi nel tentativo di coprire tutto il campo a disposizione e fare in modo che l'apparecchio che vuole agganciarsi per ricevere il segnale abbia la possibilità di farlo. Il 5G ragiona in maniera totalmente differente: invia un fascio stretto di onde elettromagnetiche solo in direzione dell'apparecchio ricevente e solo quando questo lo richieda. In questo modo si aumenta l'efficienza e diminuisce l'energia richiesta dalle antenne. Insomma: si irradia di meno e si risparmia di più.
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