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Il tecnico del Lecce Fabio Liverani, in un’intervista esclusiva a Tuttosport rilasciata al collega Francesco Romano, ha parlato di presente, futuro e non solo. Un pareggio con l'Inter, due vittorie consecutive con Torino e Napoli. Un girone di ritorno da Champions. Se lo aspettava? "Sicuramente l’obiettivo era quello di migliorare. Senza ombra di dubbio all’andata eravamo una squadra in fase di costruzione. Nel girone di ritorno siamo riusciti a migliorare e vuol dire che il gruppo ha intrapreso la strada giusta". Quale deve essere l’obiettivo di questo Lecce? "Un miracolo sportivo è la salvezza, ma credo che un obiettivo sia anche quello di dare qualcosa di più con una filosofia di gioco. Provare a fare risultato tramite un calcio propositivo con sacrificio e impegno". In caso di salvezza cosa farà Liverani? "Niente di speciale. Sarò sicuramente una persona felice e orgogliosa di questo triennio perché credo che la salvezza chiuderebbe un cerchio straordinario e consentirebbe di programmare un qualcosa di diverso per il futuro". Molti club la seguono con attenzione in vista del prossimo campionato. Ma in caso di salvezza col Lecce, un'altra stagione in giallorosso potrebbe essere plausibile? "Io credo che lo sia a prescindere dagli interessi di altre società. La mia ricerca principale oggi è quella di poter crescere insieme ad un club che abbia un progetto tecnico, infrastrutture, voglia di lavorare e che mi facesse anche incidere nelle scelte. Il Lecce per me è la priorità, ma come abbiamo fatto negli anni precedenti a fine stagione con massima serenità ci metteremo tutti seduti insieme per decidere il meglio. Fermo restando che io sono legato al club giallorosso da un contratto fino al giugno 2022". Quindi il futuro è il Lecce, ma è il caso di dire “finchè clausola rescissoria non ci separi”… "E’ vero. Esiste questa clausola (l’allenatore vanta una clausola liberatoria di appena 150mila euro, ndr) fu inserita quando eravamo in serie C. Negli anni successivi è stata confermata un po’ per scaramanzia ed un po’ perché andava bene ad entrambe le parti. Ma credo che vada anche interpretata come un premio al club che ha saputo valorizzare al massimo il suo allenatore". Fosse un presidente di Serie A, quale calciatore comprerebbe dal Lecce? "Se devo dirti un nome direi Petriccione". Come trascorre il tempo fuori dal campo Fabio Liverani? "Con il mio staff, ma c’è un gruppo di amici con il quale condivido il paddle. Primavera/estate, invece, la trascorro giocando a tennis con Corrado Liguori: prima dell’operazione alla sua gamba il vice-presidente mi metteva in difficoltà, adesso è in fase di recupero e devo dire che in questo periodo fatica molto di più lui di me". Per Liverani il ruolo di un allenatore all'interno di un club quale è? "E’ centrale nella squadra e nella costruzione della stessa. Credo che quando una società nel suo complesso decida di ascoltare il parere del suo allenatore, le sue idee e le determinate caratteristiche di calciatori da lui richiesti debba proseguire su quella strada. Poi se fa l’esatto opposto coinvolgendo cinque procuratori, quattro amici, tre consulenti e non il proprio tecnico allora è l’inizio del baratro. E' il più grosso errore che si possa fare non coinvolgere l'allenatore. Quando lo si sceglie bisogna stare al suo fianco ed in Italia si cambia troppo e con molta velocità, e questo deve far riflettere". Nell'Inter Conte è presente su tutto per esempio. Si spingerebbe fino a dare consigli sessuali ai propri calciatori. Lei lo fa o lo farebbe? "Sul sessuale non consiglio nulla ai miei calciatori (ride, ndr). Credo che l’atleta professionista debba conoscere il proprio corpo e capire se sia il caso di concedersi una distrazione o meno. Dal mio punto di vista, entrare nella sfera sessuale dei miei calciatori non mi è mai passato per la mente". Chi vincerà lo scudetto? "Difficile dirlo. La Juventus deciderà il suo destino. L’Inter ha la forza di poter stare dietro ai bianconeri. La Lazio non dovrà perdere alcuni calciatori che non sono rimpiazzabili".
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