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Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato tra Alessandria e Lecce. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso. 

“Dobbiamo prestare attenzione al recupero dei giocatori nelle scelte di formazione. La partita sarà insidiosa, basti pensare che l’Alessandria ha battuto Benevento e Cremonese, ha pareggiato con Pisa e Brescia. In casa è una squadra aggressiva. Rodriguez è rientrato e sta bene, come Di Mariano non ha ancora il minutaggio. Sono due giocatori riabilitati. Di Mariano può giocare anche a destra. Mi prendo qualche ora per valutare e per parlarne con i ragazzi". 

“Stiamo vivendo un campionato anomalo, un po’ per il discorso del covid perché ci sono giocatori che fanno fatica a rientrare. L’altra componente sono le partite ravvicinate, le energie fisiche e mentali sono difficili da recuperare. Io e i miei colleghi ci troviamo a gestire una situazione anomala avendo poco tempo per preparare le partite. Andiamo in campo consapevoli della nostra classifica, facendo quello che sappiamo fare”. 

“Questa squadra ha una sua identità e questa è la cosa più importante. Hjulmand e Blin? Possono giocare insieme. Blin con il Benevento ha fatto un’ottima partita, interpreta quel ruolo con le sue caratteristiche. In questo momento abbiamo alternative in mezzo al campo. Helgason sta crescendo, per me può fare qualcosa di importante, ha bisogno di giocare per acquisire esperienza, come abbiamo visto con Listkowski. Abbiamo giovani di qualità che devono andare sul campo e giocare”. 

“Rispetto a un girone fa siamo cresciuti noi ma è cresciuto anche l’avversario. Noi stavamo intraprendendo un cammino nuovo con un sistema di gioco nuovo e con tanti giocatori cambiati rispetto alla passata stagione. Avevamo bisogno di conoscerci, ora abbiamo una identità forte. Anche l’Alessandria è cresciuta tantissimo, sarà una bella partita".

"Gendrey è riabilitato, sta bene. Tuia per me ha fatto una buona partita, mi è piaciuta la sua prestazione. In questo momento non ha i novanta minuti, con il Benevento l’ho cambiato perché vedevo segnali di affaticamento. Vale lo stesso anche per Simic. Sto lavorando su tutti dal punto di vista mentale e fisico”. 

"I dati sono oggettivi, mi danno una visione reale. I numeri hanno rafforzato la mia idea e penso che contro il Benevento abbiamo fatto una partita di livello. La squadra è andata sotto e ha recuperato il risultato non attraverso la casualità ma attraverso il calcio, questa deve essere la nostra mentalità”.

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