Coronavirus, dietrofront su polmonite: nuovi studi portano a trombosi
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia che i malati di Covid-19 finiti in terapia intensiva non fossero in quelle condizioni a causa di una polmonite ma a causa della formazione di trombi, cioè coaguli di sangue. La soluzione dunque sarebbe a portata di mano: eparina, famoso farmaco anti-coagulante.
Una notizia smontata da Roberto Burioni, virologo, che sul suo Medical Facts scrive: "Prima il farmaco russo, poi il farmaco giapponese, poi il laboratorio cinese, da qualche giorno mancava una bufala sul coronavirus ed è puntualmente arrivata: il cardiologo di Pavia". Burioni è molto attivo sui social network per smontare l'infinità di fake news che ruotano generalmente attorno ai vaccini e di recente al Covid-19.
Stavolta però non è dello stesso avviso l'AIFA, l'agenzia italiana del farmaco, che nelle scorse ore ha dato il via ufficiale alla sperimentazione con metodo. A precisare la notizia è il dottor Locatelli che ha rilasciato una intervista al Fatto Quotidiano di cui vi riportiamo uno stralcio: "Dati preclinici – spiega – ci dicono che il Sars-Cov-2 si lega a un analogo dell’eparina, all’eparina endogena per capirsi, quella prodotta dal nostro corpo, inattivandola. C’è quindi la necessità di supplementare l’eparina dall’esterno con una molecola come l’enoxeparina. Ma l’uso di questo tipo di medicinale, le eparine a basso peso molecolare, è già previsto nelle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) anche per i pazienti Covid, come preventivo di eventi tromboembolici”. La questione ora pare diversa. “Il problema è diverso perché abbiamo l’impressione, supportata da esami autoptici su diversi pazienti, che questi pazienti muoiano non tanto per insufficienza polmonare grave – sottolinea – quanto per eventi tromboembolici, problemi che sono legati a un danno da parte del virus sull’endotelio basale e alveolare del polmone. Siamo convinti che somministrando enoxeparina non solo in fase preventiva, ma anche terapeutica a dosi medio-alte, si possano prevenire i trombi e anche limitare la carica virale, risolvendo la polmonite”.
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