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Il Lecce sbanca Parma con il risultato di 1-3 e accede al turno successivo della Coppa Italia. È solo calcio d’agosto, sia chiaro, ma i segnali offerti dalla squadra di Marco Baroni sono più che incoraggianti in vista dell’inizio del campionato.

La squadra, infatti, sembra aver fatto propri i principi di gioco sui quali ha lavorato il tecnico ex Benevento nel corso del ritiro estivo, ed è già in grado di metterli in atto con buona continuità nel corso del match. Il 4-3-3 schierato al Tardini ha visto Gabriel in porta, la difesa composta dalla coppia di centrali Tuia-Lucioni e da Gendrey e Vera sulle fasce. In mezzo al campo largo ai muscoli e alla sostanza di Hjulmand, Blin e Majer, mentre in avanti, ai fianchi di Coda, hanno trovato spazio Olivieri sulla sinistra e il giovanissimo Helgason a destra. Tuia e Lucioni hanno dimostrato di aver già raggiunto un buon livello di intesa con i movimenti in fase di copertura. Il primo, in particolare, si è messo in mostra per l'aggressività e le letture in anticipo sulle giocate degli avversari, ma soprattutto è stato decisivo nell’economia del match trovando il gol con una bella incornata su calcio d’angolo. La capacità di capitalizzare al meglio i calci piazzati è un fondamentale che può rivelarsi decisivo in ottica campionato. Prestazione a correnti alternate, invece, per i due terzini. L’inizio di partita del giovane Gendrey è stato decisamente sottotono, complice sicuramente l’emozione per l’esordio ufficiale in giallorosso, e le sue colpe sul gol del Parma sono evidenti. Il francese però ha saputo reagire crescendo in entrambe le fasi nel corso del match. Discorso simile per Vera: un primo tempo in apnea, riscattato da una buona ripresa impreziosita dall’assist per l’1-3. Il reparto che probabilmente più di tutti ha dato ottimi riscontri è stato però il centrocampo. Per quanto riguarda Blin, la partita di Parma ha confermato le impressioni offerte già dalle amichevoli disputate prima dell’esordio in gare ufficiali. Più muscoli che idee, ma una grande capacità di stare all’interno del gioco e di capire in anticipo le linee di passaggio avversarie. Si è fatto apprezzare, in particolar modo nel primo tempo, in fase di copertura, recuperando diversi palloni a beneficio dei compagni. Bene anche Majer, un po’ l’uomo ovunque del centrocampo giallorosso, sempre pronto a rintuzzare sugli avversari e a offrire l’appoggio in fase di possesso. Per quanto riguarda Hjulmand, tutto fa pensare che questa possa essere la stagione della definitiva consacrazione del forte centrocampista danese. Schierato nella nuova posizione di mezzala destra, nella sfida del Tardini è stato l’autentico padrone del centrocampo e non ha lesinato giocate di qualità per palati finissimi. 

Sul fronte d’attacco è stata più che buona la prestazione di Olivieri. L’ex Juventus, schierato largo a sinistra, è stato molto nel vivo del gioco e fino al momento della sostituzione ha propiziato diverse buone sortite offensive per la squadra giallorossa. È apparso, invece, un po’ più avulso dal gioco il giovanissimo Helgason. L’islandese classe 2000, alla prima uscita ufficiale in giallorosso, arriva in un calcio totalmente nuovo e diverso rispetto a quello islandese ed è stato schierato in un ruolo un po’ inedito per lui, dato che nasce mezzala. Nonostante ciò, senza eccessivi sussulti né in negativo né in positivo, ha dimostrato buona accortezza in entrambe le fasi e un ottimo spirito di adattamento. Aggettivi finiti, infine, per il bomber Coda. Numeri e statistiche alla mano, il Lecce si presenta ai blocchi di partenza della Serie B con il miglior centravanti del campionato. La doppietta segnata ieri al Tardini, infatti, è il manifesto dell’ideale finalizzatore d’area di rigore.

Venendo al piano tattico, il Lecce si è dimostrato complessivamente più pronto, più preparato e più attento a leggere i momenti della partita rispetto all’avversario. Malgrado un inizio un po’ sottotono, complicato dal gol subito nei primissimi minuti di gioco, la squadra giallorossa non ha perso la calma e ha saputo ricostruire la partita, dapprima ribaltando il risultato, successivamente amministrando il vantaggio e, infine, chiudendo i conti nella ripresa. Particolarmente efficace è stata la fase di non possesso dei salentini. Baroni chiede ai suoi di essere molto aggressivi e di cercare l’uno contro uno a tutto campo: l’immagine di Tuia che a ridosso del novantesimo aggredisce il portatore di palla avversario a ridosso dell’area di rigore avversaria è emblematica in tal senso. L’obiettivo di questa pressione alta è quella di recuperare il pallone il più vicino possibile alla porta avversaria e di costringere l’avversario all’errore. Cosa che, a tutti gli effetti, è avvenuta spesso, con il Parma che ha fatto molta fatica, per lunghi tratti del match, a superare la pressione avversaria finendo per commettere gravi errori in fase di possesso e concedere ripartenze mortifere (come in occasione dell’1-1 momentaneo di Coda). Ottimi segnali per Baroni sono arrivati anche dai subentrati. La sfida di Parma, in particolare, ha visto l’esordio in giallorosso di Strefezza, il grande colpo del mercato estivo giallorosso. Il brasiliano può essere quell’uomo in più in grado di creare tanto e fare la differenza sul fronte d’attacco. Continui movimenti senza palla, tanta qualità con la sfera fra i piedi, ma anche cattiveria nello sradicare il pallone dai piedi degli avversari. 

I segnali, insomma, sono più che incoraggianti. I margini di crescita sono ancora enormi e il lavoro da fare è ancora tanto, ma il Lecce di Baroni parte da una base piuttosto promettente. È solo calcio d’agosto, come detto nell’incipit, un calcio che non dà verdetti né troppe certezze, ma che, al di là dei risultati, lascia intravedere quelli che saranno i segni distintivi della squadra nel corso della stagione. Predire il futuro è impossibile, ma le condizioni per creare qualcosa di importante, a Lecce, sembrerebbero esserci tutte. Di certo, un 1-3 in casa di una delle grandissime favorite per la vittoria del campionato, a una settimana esatta dall’inizio del torneo, è già un bell’andare.

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