Calvarese: "Marinelli si intestardisce e non è la prima volta: un limite caratteriale?"
Monza-Lecce: l'analisi di Calvarese sull'espulsione di Baschirotto
Il rosso a Federico Baschirotto assegnato dall'arbitro Livio Marinelli nonostante l'intervento del VAR è il momento più discusso di Monza-Lecce, in quanto ha cambiato l'inerzia del match. Tutti gli opinionisti si schierano contro la decisione del direttore di gara, anche un ex collega.
Gianpaolo Calvarese, fino a qualche stagione fa arbitro in massima serie, sul proprio canale TikTok ha commentato l'errore arbitrale. L'ex arbitro si allinea a quanto detto già ieri dal signor Marelli, ribadendo la decisione sbagliata di Marinelli:
"Sono dispiaciuto nel vedere che Livio Marinelli, secondo me un arbitro di prospettiva, non riesce a fare il salto di qualità. Mi verrebbe da dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio perché in Monza-Lecce, sebbene fosse stato richiamato al VAR, si intestardisce e conferma la sua decisione, così come aveva già fatto in Venezia-Bologna due stagioni fa.
Attenzione perché una volta è un errore, la seconda diventa un limite caratteriale. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo; Baschirotto nel contrasto ha un solo obiettivo, ovvero prendere il pallone e rinviarlo: vi riesce. Dopo averlo preso, finisce con i tacchetti sulla caviglia di Colombo e Marinelli estrae il cartellino rosso.
Io credo che qui si concretizza il primo errore, perché Serra, invece di fare silent check, richiama l'arbitro al monitori. Ma l'errore più grande per me lo commette Livio Marinelli, poiché, se è vero che era da silent check e non da on-field-review, una volta che sei davanti al monitor non puoi che decurtare il cartellino rosso in cartellino giallo.
Abbiamo detto che non c'è intensità e velocità, ma soprattutto non c'è l'attitudine di Baschirotto a fare male. Una volta che si rende conto che sta andando col piede contro l'avversario addirittura ritrae la gamba cercando di limitare i danni".