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Sulla contestazione

Ho sentito tifosi che dicevano, "Perché non posso contestare?". Ma perché devi? Sei in Serie A da tre anni, ti stai giocando la permanenza per un altro anno, ma anche se dovessi scendere, cosa si deve contestare? 

Si sta vivendo un sogno, che è quello di essere tornato nel calcio che conta, ti stanno rifacendo lo stadio, il centro sportivo e tutto questo è propedeutico a rendere il Lecce una squadra capace di restare in Serie A per tanti anni. 

Questo passa anche da delusioni cocenti. Concentrarsi solo sul risultato sportivo e contestare per questo, non solo è eccessivo e segno di ingratitudine, ma è anche aver perso di vista totalmente quello che è il percorso del Lecce ed il contesto in cui gli imprenditori che gestiscono questa società operano.

Vuol dire anche non avere cultura dello sport, perché possono vincere anche gli avversari. Ci sta aver sbagliato una campagna acquisti, aver sottovalutato qualche aspetto, aver avuto anche sfortuna. Credo che il tifoso vero debba considerare tutto il progetto e non il singolo risultato sportivo.

Premesso che se fossi stato nella Curva non avrei contestato la squadra, perché nella partita contro il Venezia la squadra ha dato tutto, e se fossi stato nella Curva avrei deciso di contestare qualche partita prima, dove magari la avrebbero meritata di più. Ma quando si parla di "sbagliato", non ci si riferisce alla Curva, che ha cantato per tutta la partita e solo alla fine ha protestato, piuttosto alle proteste ed offese partite dalla tribuna centrale.

Durante la partita, la tribuna centrale si è comportata veramente male, perché ha fischiato Gallo dopo l'autogol, sono partite offese all'indirizzo preciso di giocatori, allenatore e presidente. Offese gravi. Al presidente è stato detto: ti stai riempiendo le tasche. 

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