Piccoli: "A Lecce mi trovo bene, vedremo costa accadrà in estate"
L'attaccante del Lecce ha parlato del successo con la Salernitana, dell'impegno con la Roma e del suo futuro
Roberto Piccoli è stato intervistato dal Corriere dello Sport.
A Salerno la svolta?
È una vittoria che ci serviva tanto, anche alla luce del percorso in trasferta, dove non avevamo mai vinto. Era fondamentale portare a casa i tre punti anche per dare una scossa a noi stessi e alla classifica. In questo momento dobbiamo essere tutti a disposizione del mister: io sono nato prima punta, ma se c'è da fare l'esterno posso adattarmi perché ho velocità e resistenza. Il mister ci ha chiesto di essere uniti e mostrare grosso attaccamento alla maglia. E soprattutto concentrazione.
Ora la Roma
Sarà una partita tosta. Però giochiamo al Via del Mare, davanti al nostro pubblico e quindi dovremo spingere per conquistare punti. Il calcio è strano, si vince e si perde con chiunque: tutto è possibile, è il bello di questo sport.
Può coesistere con Krstovic?
Certo. E poi più giochi insieme, più ti cerchi e più vengono le giocate. A me piace attaccare tanto la profondità, sfruttare la mia forza fisica e stare in area: vicino alla porta so di poter far male e l'ho dimostrato con 5 gol.
Il suo bilancio stagionale
Fino a questo momento la stagione mi è piaciuta, ho segnato cinque gol tra campionato e Coppa Italia. Venivo da una stagione piuttosto critica in termini di infortuni, dovevo recuperare la forma fisica. È stato un anno brutto, anche di testa non c’ero, ma devo ringraziare il Lecce per avermi aiutato a recuperare la fiducia da calciatore: per uno come me, che vuole sentirsi importante, è fondamentale. Non ho giocato tantissimo, ma il mio contributo l’ho sempre dato.
Il futuro
Lecce è una bellissima città. Sono di proprietà dell’Atalanta, vedremo cosa accadrà in estate: è il mio procuratore a decidere con le società. Sicuramente qui mi trovo benissimo, ma il futuro è sempre incerto e io guardo al presente.
Il presente
Mancano nove partite e ventisette punti, il percorso è ancora lungo. Bisogna pensare partita dopo partita, senza guardare la classifica: siamo tutte lì, chi vince sale e chi perde scende. Abbiamo ancora alcuni scontri diretti da affrontare, massima allerta e bisogna essere pronti a castigare nel momento giusto.