Pasculli: "Quando sono arrivato in Italia andammo a cena con Iurlano, ma non riuscimmo a parlarci". Ecco perché
Durante la puntata di #PLRadio, andata in onda la scorsa settimana, Pedro Pablo Pasculli è stato ospite della puntata ed ha parlato dei suoi trascorsi in maglia giallorossa ricordando tra le altre cose anche il giorno del suo arrivo.
Era il 9 Luglio 1985 quando il futuro campione del Mondo giungeva in Italia e incontrava a cena Franco Iurlano, Eugeno Fascetti e Cataldo: "Cosa ci siamo detti? Non avevamo tanto dialogo perché io ed il mio procuratore non capivamo l'italiano. Neanche il loro spagnolo non era granché. Iurlano oltretutto mischiava italiano con il dialetto, quindi non era facile".
Durante la sua carriera ha vissuto momenti di alta emozione, come la vittoria del campionato del Mondo con la sua nazionale, e di basso livello come la caduta dei giallorossi in Serie B, categoria che lui ha comunque praticato: "Lecce è una piazza che mi ha dato molto e io ho dato molto alla piazza. Con il passare del tempo aumenta il rammarico per il non aver avuto la possibilità di giocare in una grande squadra e tentare di vincere qualcosa a livello europeo e anche uno scudetto in Italia". C'è stato però un momento in cui sembrava potesse farlo: "C'era l'interesse della Fiorentina che in quel momento andava forte. Ramon Diaz in quel momento doveva andare all'Inter e i viola volevano sostituirlo con me. Poi tra club non sono arrivati all'accordo economico".
Da casa arriva una domanda: quale il giocatore che gli ha dato più fastidio? Il bomber risponde così: "Per me era Pietro Vierchowod il difensore centrale della Sampdoria il più rognoso"
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