L’articolo che vi proponiamo è stato scritto da un nostro lettore. Quello che segue è l’articolo così come è stato inviato dunque senza correzioni e senza entrare nel merito delle questioni. Al di là del suo contenuto – sia esso o meno condivisibile – ci dissociamo per la natura e la tipologia di scritto. Questo è solo uno spazio messo a disposizione dei lettori che vogliono esprimersi in maniera compiuta e vogliono dare risalto al loro pensiero.
di
Stefano Simone
Parliamoci chiaro: nel momento in cui si parla di arbitri si entra sempre in un campo minato, e probabilmente in molti non condivideranno ciò che sto per scrivere. In ogni caso, mi sembra doveroso fare il punto della situazione del Lecce da questo punto di vista.
Indubbiamente gli arbitri della Serie A in più di una circostanza hanno preso decisioni che hanno danneggiato il Lecce. La più eclatante è stata quella di annullare il gol di Lapadula in Lazio-Lecce, segnato in ribattuta a un calcio di rigore sbagliato da Babacar. Un caso che ha scatenato (giustamente) moltissime polemiche, perché ha evidenziato una palese contraddizione tra il regolamento (in particolare la regola 14, quella sull'esecuzione dei calci di rigore) e le linee applicative impartite dal designatore Nicola Rizzoli ai suoi arbitri. Tra gli altri episodi che hanno scatenato la rabbia dei tifosi del Lecce c'è l'espulsione sempre ai danni di Lapadula nel corso di Lecce-Cagliari, dopo un "incontro ravvicinato" di quest'ultimo col portiere del Cagliari Olsen, oppure il rigore non concesso nella gara del Rigamonti contro il Brescia per un presunto fallo di Mangraviti su Lapadula. Questi episodi (solo alcuni di quelli su cui il Lecce ha recriminato in queste prime 20 partite, per motivi di spazio non posso citarli tutti) hanno portato i tifosi (e in qualche caso anche la stessa società) del Lecce a sentirsi non tutelati dagli arbitri di categoria, dando adito anche a teorie di complotti volti a eliminare il Lecce dalla Serie A, per lasciare spazio ad altre squadre, preferibilmente del nord Italia.
Molti però tendono a dimenticare una serie di episodi che invece hanno visto il Lecce beneficiare di errori (alcuni clamorosi) che spesso hanno portato la nostra squadra a fare punti preziosi. Mi riferisco soprattutto ai due match di Lecce contro la Juve e contro l'Inter: contro la Juve abbiamo fatto una bella partita, senza dubbio, ma senza il rigore fischiato per un mani di De Ligt saremmo usciti sconfitti, anche se in maniera molto onorevole. Rigore che però non c'era, a detta dello stesso Rizzoli, al pari di quello fischiato ai danni dell'Inter domenica scorsa per un tocco di mano di Sensi: in quest'ultimo caso l'errore dell'arbitro Giacomelli a nostro favore è stato incredibile, in quanto il braccio di Sensi era praticamente incollato al corpo e lo stesso Giacomelli ha fischiato praticamente da terra, essendo scivolato sul terreno di gioco. E molti dimenticano che il contestatissimo gol annullato a Lapadula in Lazio-Lecce nasce da un rigore molto generoso (anzi, tenderei a dire inesistente) per un contatto molto leggero su Mancosu. Tra i casi eclatanti che ci hanno favorito, ne vorrei citare un ultimo che si tende a dimenticare facilmente, ma non per questo irrilevante: Torino-Lecce, 3^ giornata, giallorossi avanti a sorpresa 1-2; sugli sviluppi dell'ultimo calcio d'angolo della partita, Belotti cade in area dopo una serie di contatti con un difensore del Lecce. L'arbitro Giua va a vedere l'episodio al VAR, e in una situazione molto dubbia, e dove sia la punibilità sia la non punibilità dell'azione avrebbero avuto molti elementi a supporto, alla fine decide di non sanzionare il fatto, sancendo in questo modo la nostra prima vittoria in serie A in questa stagione.
Ora, ognuno è libero di pensare quello che vuole. Ma una domanda a questo punto viene spontanea: se davvero qualcuno ci volesse in Serie B, come si spiegherebbero le decisioni (talvolta incomprensibili e in alcuni casi anche contro squadroni come Juventus e Inter) a favore del Lecce?
