Helen Mirren si racconta: "Dentro io sono salentina. Infatti, vorrei ribadirlo: forza Lecce"
L'attrice di fama internazionale ha scelto il Salento per vivere ed il Lecce come sua squadra del cuore
È un’attrice di fama internazionale, eppure ormai ha deciso di vivere nel Salento, innamorata persa della nostra terra, del nostro mare e del nostro cibo. Stiamo parlando di Helen Mirren che, in un’intervista rilasciata ad Oggi, ha raccontato i perché della sua decisione di vivere nel tacco d’Italia. Spesso l'abbiamo vista anche al Via Del Mare accanto al Presidente Sticchi Damiani, pronta a soffrire per i colori giallorossi, ormai diventati quelli del suo cuore.
Ricordo la prima sera, sulla spiaggia. Avevo un bicchiere di vino in mano e mi sono detta: “Io devo vivere qui”. Capisce? Non “voglio”, “devo”. Ora voglio aumentare il “dosaggio” salentino. Ho rifiutato diversi film perché mi pesava troppo lasciare questo posto… Dentro io sono salentina. Infatti, vorrei ribadirlo: Forza Lecce.
Eravamo a Roma con mio marito Taylor (Hackford, regista di Ufficiale e gentiluomo, ndr), lui pensava a un casale in Umbria, ma il mio sogno era il Mediterraneo. Sole e mare non mi bastavano: volevo un posto vero, fuori dal tempo, con una cultura autentica. Tiggiano era perfetto.
L’interpretazione della regina Elisabetta
Quando è salita al trono, avevo 7 anni: è stata la compagna di una vita. Ed è stata una “collega”, perché ha fatto del cinema ai massimi livelli: ci ha uniti tutti, noi britannici, attraverso una storia. Quando ho accettato il ruolo in The Queen le scrissi che il film avrebbe raccontato il suo periodo più difficile, quello successivo alla morte Lady Diana. E aggiunsi: “Mi auguro che per lei non sia troppo doloroso”. Lei mi rispose che era sicura che, col mio talento, avrei trovato il modo di “proteggerla”.
La felicità di adesso
Vedere crescere i miei melograni e potare le mie rose: è questa la felicità. Sto studiando con più serietà la vostra lingua. L’ho detto al mio amico Luca (Medici, il vero nome di Checco Zalone, ndr): “Dobbiamo inventarci qualcosa”. E ho trovato meraviglioso Io Capitano di Garrone: anche con lui mi piacerebbe tanto lavorare.