Sottil: "Qui grazie a Corvino e Di Francesco. Gol casuale? Ecco cosa vi dico"

Le parole del classe 1999 rilasciate a La Gazzetta dello Sport
Dopo aver segnato il primo e decisivo gol nella vittoria del Lecce contro il Parma, Riccardo Sottil ha rilasciato un’intervista in esclusiva a La Gazzetta dello Sport, affrontando diversi argomenti. Il giocatore ha raccontato di essere una persona molto religiosa, con una grande passione per la musica rap, e ha confidato che un giorno, magari sul finire della sua carriera, gli piacerebbe essere allenato dal padre, attualmente tecnico del Modena in Serie B.
L'arrivo di Sottil a Lecce
Il classe 1999 è arrivato in prestito secco dalla Fiorentina in estate, dopo una non troppo brillante parentesi al Milan, squadra per cui ha dichiarato di simpatizzare. Su di lui, però, le aspettative restano molto alte. Di lui si parla un gran bene. Lo stesso Di Francesco, dopo la prima vittoria in campionato contro il Parma, ne ha tessuto le lodi:
L'abbiamo preso per questo. E' un ragazzo che ho già avuto. Deve dare continuità in partita ed in allenamento perché ha qualità che neanche lui immagina.
Il suo arrivo è stato voluto fortemente sia dal tecnico che dal direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino. Alla domanda su chi avesse influito di più nella sua scelta, risponde: "Entrambi. Pantaleo l’ho avuto a Firenze quando ero nella Primavera ed è stato molto importante per me. Di Francesco mi ha allenato a Cagliari, ha sempre visto grandi potenzialità in me e io con lui mi sono sempre trovato bene”.
Nemmeno il calore dei tifosi del Lecce e dei suoi 22mila abbonati passa inosservato: “Qui c’è entusiasmo e passione”, ammette il classe '99.

Su Camarda
Tra le fila del Lecce, Sottil ha ritrovato anche Francesco Camarda, già conosciuto nella sua pregressa esperienza al Milan, anche lui fresco di un gol pesantissimo contro il Bologna:
Francesco è un ragazzo fantastico, molto più maturo dei 17 anni. Ha un potenziale incredibile, lo ha già dimostrato nelle giovanili del Milan e qui a Lecce ha già segnato. Deve solo restare tranquillo, focalizzarsi su se stesso senza forzare. Il suo percorso deve essere naturale.
Gol voluto o casuale?
Classica palla che tiri forte in mezzo, a metà tra un cross e un tiro. Se ne vedono tanti così.