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18 partite in campionato, 3 sfide in Coppa Italia, poco più di 1000 minuti giocati con la maglia giallorossa addosso ed un solo assist a testimoniare la sua presenza in campo. Sono questi i numeri di Marco Olivieri con la maglia del Lecce.

L'attaccante scuola Juventus è andato via, ha scelto Perugia per ripartire, di comune accordo con la dirigenza bianconera che ha preferito una piazza che puntasse e credesse davvero su di lui.

Il Lecce ci ha provato, avrebbe anche investito parecchi soldi sul suo cartellino in caso di promozione, ma non è mai scoccata davvero la scintilla, quel qualcosa che avrebbe permesso al classe '99 di innamorarsi di questi colori, di questa maglia e della sua gente.

Spesso lo abbiamo difeso, abbiamo preso le sue parti perché non ci è mai piaciuta la caccia all'uomo, soprattuto quando si parla di un ragazzo che ha sempre dato tutto, non risparmiandosi mai. Lecce non era il posto giusto al momento giusto ed andare via è stata la soluzione migliore per tutti.

La piazza non ha accettato la difficoltà a creare palle gol, sebbene tutti abbiano visto che le sue caratteristiche non siano quelle di una classica prima punta. All'inizio Olivieri ha giocato sull'esterno, poi è passato al centro a causa dell'assenza di Coda ma non è mai entrato nel cuore della gente, che anzi lo ha fischiato anche dopo le vittorie.

Adesso Perugia, una squadra ambiziosa ed una città più vicina alla sua Fermo. Con i biancorossi Olivieri cercherà di recuperare la gioia di scendere in campo e la capacità di gonfiare la rete, perché nelle sue corde ci sono tanti gol da segnare. 

 

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