Lecce, occupazione suolo pubblico movida: approvata delibera in Giunta
Come illustrato dal Sindaco in Consiglio Comunale, la Giunta ha approvato la deroga al Regolamento dei dehors per sostenere la ripresa di ristoranti, bar, pub, gelaterie, pizzerie, piccoli esercizi legati al consumo del food. Tavolini, sedie, ombrelloni e pedane potranno essere allestiti in ampliamento temporaneo - fino al 31 ottobre 2020 - per compensare la riduzione della capienza ricettiva degli esercizi legata all'applicazione del distanziamento sociale stabilita dal Decreto Rilancio.
Le deroghe approvate sono finalizzate a limitare la documentazione da presentare e le indicazioni da riportare nella planimetria; semplificare ed accelerare l'iter per il rilascio delle autorizzazioni; incrementare le superfici massime di occupazione di suolo pubblico esclusivamente per tavolini, sedie, ombrelloni e, ove necessario, pedane, senza salti di quota.
Saranno disponibili per l'occupazione di suolo pubblico anche slarghi e piazzette, parcheggi pubblici a pagamento e non. Sarà possibile la concessione di occupazione di suolo pubblico alternata per giorni per consentire l'utilizzo della medesima area a più operatori commerciali, la promozione di progetti d'ambito condivisi tra più operatori per la co-gestione delle occupazioni, la concessione di aree a seguito di misure temporanee e contingentate, legate alla regolamentazione del traffico quali la riduzione della velocità di transito veicolare, l'incremento delle ZTL e delle aree pedonali e per la mobilità dolce.
Le richieste di occupazione saranno istruite dagli uffici del settore Pianificazione e sviluppo del Territorio con la necessaria collaborazione dai Settori, Attività Produttive, Traffico, Polizia Municipale, Tributi, e Ambiente.
"Lecce ha una sua specificità, nello spazio pubblico, nelle diverse forme di aggregazione, nell'offerta – dichiara l'assessore all'Urbanistica Rita Miglietta – possiamo riuscire ad applicare misure straordinarie di occupazione di suolo pubblico solo se rispettiamo il diritto di tutti alla vita collettiva e alla ripresa, che significa fare uno sforzo in più rispetto alla normalità: considerando più variabili in gioco, il rischio del contagio; non considerandoci unici fruitori dello spazio pubblico, sia che siamo residenti, che clienti, passanti, turisti ed esercenti; avendo oggi ancora più attenzione di prima al decoro, per rilanciare la nostra bella accoglienza e ospitalità; con più spirito di collaborazione per riuscire a convivere con questa emergenza sanitaria. Riprendere insomma significa fare meglio di prima ma in modo più semplice, una cosa complicata, come sappiamo vivendo questa situazione totalmente inedita, ma l'unica strada possibile. L'assessorato è impegnato ad assistere tutti i commercianti e i loro tecnici".
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