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Torna a parlare Eugenio Corini, ex tecnico del Lecce.

Esonerato lo scorso maggio in seguito al quarto posto in classifica e la sconfitta in semifinale play-off contro il Venezia, l'allenatore è attualmente libero, sebbene sotto contratto con i salentini fino al 2023.

Nonostante alcune indiscrezioni abbiano riportato dei sondaggi ricevuti da Corini in estate, il tecnico non ha ancora trovato un accordo con un'altra società.

Intervenuto come ospite a "Palermo Football Conference" (dichiarazioni riportate da tifosipalermo.it), ha parlato del suo legame con i rosanero, non escludendo un ritorno in futuro:

RITORNO -Il mio percorso d’allenatore qui in Sicilia è durato due mesi ma sono arrivato con tanto entusiasmo, consapevole delle difficoltà. Ero convinto che potevamo salvarci. Nelle discussioni col presidente non eravamo allineati e allora decisi di dare le dimissioni. Palermo non è solo una squadra ma qualcosa di molto importanteUn ritorno? È una città che mi ha dato tanto, ho sempre cercato di ripagare l’affetto dando il meglio di me stesso. Se un giorno ci fosse la chiamata, la valuterei."

RICORDI - "Ricordo più bello qui? Sono tanti quelli straordinari ma il primo anno di A mi fa venire i brividi così come la promozione. Sono stati mesi bellissimi, ci riteniamo tutti fortunati ad aver vissuto quel momento. Oggi il Palermo va sostenuto in attesa di una nuova epopea“.

ANEDDOTI - Sul Palermo di Guidolin racconta un aneddoto: “Lui è stato un personaggio determinante per le fortune di quel Palermo. Delle volte usava qualche stratagemma particolare e un giorno venne nello spogliatoio, tirò fuori un fucile puntandolo su ognuno di noi e dicendoci che gli avversari ci aspettavano col fucile puntato. Quello stratagemma funzionò e passammo il turno col West Ham”.

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