Sì alle retrocessioni, no allo Scudetto. Scetticismo su ripresa e protocollo
Arrivano nuove indiscrezioni su quelle che potrebbero essere le decisioni della FIGC nel caso in cui la Serie A non dovesse riprendere. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport ci saranno infatti promozioni e retrocessioni ma lo Scudetto potrebbe non essere assegnato. L'idea di Gravina è quelli di confermare promozioni e retrocessioni ma passando da 3 a 2 e lasciando il numero delle squadre in Serie A a 20. Difficile evitare ricorsi se si deciderà di percorrere questa strada ma il presidente della FIGC vuole comunque procedere in questo senso. Il titolo con ogni probabilità non verrebbe assegnato. La Juventus, secondo il quotidiano, ha fatto capire di non essere interessata a un tricolore a tavolino e il messaggio è stato recapitato in FIGC. Da capire se le scelte degli altri campionati possano influenzare la decisione.
Scetticismo sulla ripresa e sul protocollo
Il confronto fra il Comitato tecnico-scientifico del governo, la commissione medica della Figc e la Federazione Medico-Sportiva ci sarà tra domenica e lunedì. Verranno tracciate le linee guida da seguire ma la decisione definitiva potrebbe anche non arrivare. Tanti i nodi da sciogliere, come spiega La Gazzetta dello Sport di questa mattina: Viaggi complicati - C'è molto scetticismo. La prima questione guarda già alle partite e riguarda la possibilità che gruppi di 50-60 persone si possano spostare per l’Italia, da una regione all’altra, in corridoi protetti e negativizzati è stata considerata velleitaria. Quarantena - Il tema principale riguarda sempre l’eventualità di una positività di un giocatore in corsa. Il protocollo bis dovrà comunque prendere atto della necessità di una quarantena di due settimane per il calciatore, o membro dello staff, contagiato. Fermarsi due settimane significherebbe azzerare il progetto ripartenza. Perché uno stop del genere stroncherebbe un calendario che dovrebbe procedere a tutta velocità per arrivare al traguardo del 2 agosto.
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