Club A pensano a riduzione stipendi 25%. Giovanni Ranna lo aumenta ai suoi dipendenti
I club di Serie A valutano il da farsi per affrontare la crisi economica legata all’emergenza Coronavirus. In particolare, tra le idee vi è quella di ridurre gli stipendi dei calciatori del 25%. Da concordare con il singolo tesserato.
Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, ai microfoni di 'Radio Rai' ha invece dichiarato: "Siamo in contatto anche con chi rappresenta i calciatori negli altri paesi, ma non abbiamo parlato del possibile taglio degli stipendi. Il Barcellona ha parlato con i suoi quattro capitani ma non so se la decisione è stata presa dalla società o dalla squadra. Ho parlato anche con il presidente della Lega A Dal Pino, parleremo di questo ma non in questo momento, dove ci sono altre priorità. Il calcio è meno in difficoltà di altri comparti produttivi del nostro Paese. Parleremo di questo tema, certo, ma lo faremo sottovoce".
Giovanni Rana aumenta lo stipendio del 25% ai dipendenti
Se nel mondo del calcio si lotta per la riduzione degli stipendi, nel mondo "reale" c'è un gesto che deve essere sottolineato. Un piano straordinario da 2 milioni di euro messo in campo per sostenere i dipendenti in questo momento complesso sia per l'azienda che per i suoi lavoratori. Giovanni Rana, presidente dell'omonimo pastificio veronese famoso per la sua pasta fresca, insieme al figlio Gian Luca, amministratore delegato, hanno deciso di affrontare "di petto" l'emergenza causata dall'avanzata del Coronavirus e di investire per azioni di sostegno ai propri collaboratori. Una piano straordinario, tra aumenti e fringe benefits, che vale complessivamente 2 milioni di euro e che interesserà circa 700 persone e le sue famiglie. Per i dipendenti dei 5 stabilimenti che compongono il comparto produzione dell'azienda, Giovanni Rana ha deciso una maggiorazione dello stipendio del 25% per ogni giorno lavorativo e un ticket mensile straordinario di 400 euro per le spese che le famiglie dovranno affrontare per le baby sitter. Le misure avranno anche valore retroattivo a partire dal 9 marzo scorso e varranno per tutto il mese di aprile. Inoltre, Giovanni Rana ha deciso di stipulare una polizza assicurativa a favore dei propri collaboratori senza escludere quelli in smart working, in caso di contagio da Covid-19, che aumentato le azioni e procedure di sicurezza e prevenzione già messe in campo della società. Una prova di resistenza attiva a quanto sta accadendo con l'avanzata dell'epidemia di Coronavirus che sta incidendo in negativo sull'intero comparto produttivo e occupazionale. Già qualche giorno fa, su decisione del gruppo, Gian Luca Rana, aveva donato 400mila euro per l’acquisto di apparecchiature per la ventilazione assistita per aiutare nel concreto il sistema sanitario del Veneto. Le attrezzature sono state destinate all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e all’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda e ciò ha permesso di aumentare il numero di apparecchiature in dotazione presso le terapie intensive dei rispettivi ospedali in cui erano presenti persone ricoverate a causa del contagio da Covid-19. In quell'occasione la famiglia Rana e i collaboratori dell'azienda avevano espresso, in una nota, "la più profonda gratitudine verso tutti coloro i quali sono impegnati in prima linea per affrontare questa emergenza". Inoltre, l’Ad del gruppo aveva voluto “esprimere la più profonda gratitudine verso medici, infermieri e operatori sanitari che ogni giorno, con grande spirito di abnegazione, senso civico e generosità, sono impegnati in corsia, in prima linea, per affrontare questa emergenza, per il bene di tutta la collettività” come riportato su Prima Verona.
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