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"Siamo pronti a ripartire il 20 giugno, ma servono chiarezza e certezze su alcune questioni-chiave. Se è stato dato il benestare al ritorno in campo significa che la situazione sanitaria lo permette, che chi di competenza ha valutato che si possa ripartire in sicurezza, il che ci fa piacere perché evidentemente l’emergenza è in via di superamento. Stanti così le cose è giusto giocare ed il Lecce non ha alcuna difficoltà a farlo, nel rispetto di quella che è sempre stata la propria linea, sin dai tempi della quarantena". Commenta così il direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso, a La Gazzetta del Mezzogiorno sul via libera alla ripresa della Serie A.
Meluso prosegue: "Esistono dei nodi da sempre sul tappeto, che dovranno essere necessariamente sciolti prima di riprendere il campionato. Il primo è quello legato ai contratti dei singoli calciatori con il proprio club di appartenenza in scadenza il 30 giugno e di quelli tra società e società per quanto concerne i prestiti, che pure avrebbero termine nella medesima data. Ebbene, serve una norma, valida per tutti, che li proroghi sino alla conclusione del torneo e che regoli anche i rapporti economici. É evidente che la soluzione dev’essere uguale per ciascuno dei venti club e che non possa essere lasciata a contrattazioni individuali, in quanto tutti devono essere messi nelle medesime condizioni".
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