Coronavirus e la fase 2, cosa si potrà fare? Tutto in 16 punti
Dal 4 maggio partirà la fase 2: ieri il presidente del Consiglio Conte in conferenza stampa ha elencato i cambiamenti principali rispetto alla fase 1. Eccoli qui, riassunti in maniera schematica in 16 punti per fornirvi una guida su cosa si potrà e cosa non si potrà fare.
1. Sì agli incontri con i familiari più stretti (Anche anziani, ma con la mascherina e senza assembramenti)
2. Sì alle attività motorie, sempre individualmente e comunque a distanza di almeno un metro con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa
3. Sì all’attività motoria con i figli e alle passeggiate con persone non autosufficienti. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno ingressi contingentati.
4. Dal 4 maggio, sì agli allenamenti individuali degli atleti professionisti impegnati nelle discipline individuate dal Coni.
5. Dal 18 maggio, sì agli allenamenti collettivi degli sport di squadra
6. Dal 18 maggio, sì alla riapertura dei negozi al dettaglio
7. Dal 1° giugno, sì alla riapertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici
8. Dal 4 maggio, sì ai funerali, ma solo alla presenza degli stretti familiari (parenti di primo o secondo grado) con non più di 15 persone, all’aperto e a distanza l’uno dall’altro
9. In un secondo tempo sì alle messe, ma con distanziamento sociale
10. Dal 18 maggio, sì alla riapertura di musei, mostre, luoghi culturali all’aperto
11. Dal 4 maggio, sì all’obbligo di indossare le mascherine in tutti quei casi in cui non è possibile mantenere la distanza di sicurezza
12. Dal 1° giugno, sì alla riapertura di bar, ristoranti, locali pubblici
13. Gli spostamenti: viene mantenuto l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno del comune di regione di residenza. Ci si potrà spostare in altre regioni solo per lavoro o ragioni di salute
14. Da oggi riaprono le aziende ritenute strategiche: cantieri edili, industria manifatturiera per l’export
15. Dal 4 maggio, riapertura di tutte le altre aziende e del commercio all’ingrosso
16. Dal 4 maggio, bar e ristoranti potranno fare ristorazione ma solo con la modalità di vendita da asporto oltre che di consegna a domicilio. Il consumo sarà vietato all’interno del locale e all’esterno dove saranno vietati gli assembramenti
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