La storia di Luca, angelo del reparto Covid di Firenze: "Non faccio altro che parlare del Lecce..."
Dalla terapia intensiva di Santa Maria Nuova, a Firenze, arriva una foto che ci ha scaldato il cuore: lui è Luca, un infermiere salentino tifosissimo del Lecce.
Per presentarvelo ci siamo fatti raccontare la sua storia e lui non si è sottratto, spiegandoci come tra lui ed i colleghi ci sia una sorta di rito giornaliero: "Assieme ai miei colleghi abbiamo deciso di dedicare l'ingresso al turno in zona Covid ad un artista, uno sportivo o a un personaggio di un film o cartoni animati. Io, ovviamente, non faccio altro che parlare del Lecce e piano piano sto facendo appassionare tutti i miei colleghi che ormai vogliono approfondire e mi fanno domande sul Salento, la nostra cultura e la nostra squadra".
L'ingresso in reparto con il numero 8 di Mancosu, il suo eroe: "E' il simbolo della cavalcata dalla C alla A, ogni volta che lo guardo mi ricorda di quanto era terribile giocare in quei campetti e di quanto straordinario è goderci la A".
Luca prosegue, raccontandoci della sua vita: "Vivo a Firenze dal 2013, anno in cui ho iniziato l’università di infermieristica e a fine Gennaio 2020 ho vinto il concorso per l’ASL di Firenze entrando appunto in rianimazione Covid. Continuo ad abbonarmi, Dio solo sa quanto soffra a non andare nel mio Via del Mare, e poi tutte le trasferte in C dove da Firenze ho preso Flixbus a orari improponibili, intercity, aerei. Purtroppo non potendo andare spesso al Via del Mare (quest’anno solo con la Juventus e la SPAL), ho fatto tutte le trasferte che potevo: Roma con la Lazio, Milano con l’Inter, Ferrara, ovviamente Firenze, avevo acquistato i biglietti del treno per Juve-Lecce ma poi il covid...".
La chiosa finale: "Sarebbe bello poter vedere un pezzo su di me, sarebbe una soddisfazione enorme visto che io ed i miei amici vi seguiamo costantemente dal 2012, non perdendoci mai un articolo".
E così sia....
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