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Ilario Monterisi, ex difensore del Lecce ceduto al Frosinone a titolo oneroso con 50% sulla futura rivendita, si è raccontato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio.

Ilario Monterisi commenta l'esordio col Lecce e i prestiti

Ilario Monterisi esordì in Serie A con la maglia del Lecce nell'ultima giornata di campionato 2019-20. I giallorossi persero contro il Parma e a gara praticamente chiusa mister Liverani lanciò il difensore centrale, reduce da un brutto infortunio.

“Quando sono tornato dai prestiti, però, sentivo che mi percepivano come ‘quello che esce dalla Primavera’, e non come un calciatore su cui puntare”.

La stagione successiva in giallorosso raggiunse la promozione in Primavera 1 e nell'estate del 2021, i salentini lo girarono in prestito in Serie C al Catanzaro.

Monterisi

"Ho fatto 3 partite in Coppa Italia di categoria, segnando anche una rete. In campionato non mi hanno concesso neanche un secondo. Stavo male, non capivo. Mi ero mostrato come un ragazzo consapevole, che lavorava con dedizione. Non avevo fatto errori, ma perché non avevo mai la mia occasione?".

A gennaio cambia squadra e firma con la Fidelis Andria, sempre in C, dove gioca tanto e si salva ai play-out.

“Ho fatto una buona stagione e ci siamo salvati ai play-out. A volte ci penso: sono passato in un anno dalla mancata Serie D a vincere la Serie B, e oggi gioco in A".

Ilario Monterisi commenta il trasferimento al Frosinone

 “Qui, tutti hanno visto la dedizione che ci ho messo nella passata stagione. Quando sono tornato a Lecce, vedevo che mi percepivano come un giocatore uscito dalla Primavera, non come un giocatore vero. Ho premuto molto per tornare al Frosinone.

Appena il direttore del Frosinone mi ha chiamato, non ci ho pensato due volte. Oltre alle prestazioni, hanno visto che sono un ragazzo che non crea problemi. In ritiro, Di Francesco mi ha utilizzato come centrale: il mio ruolo naturale. Nelle ultime stagioni, venivo usato come terzino. Mi adatto a tutto, ma è chiaro che come centrale io renda meglio".

Ilario Monterisi commenta il primo gol in Serie A

“Dopo il gol, il mio primo in A, ho pianto. E l’ho fatto con la mia famiglia: mia madre mi ha portato ogni giorno a Bari per gli allenamenti, restando ad aspettarmi. Devo tutto a loro. Non mi aspettavo di segnare, ma nei due secondi prima della rete, ho davvero rivisto tutto il percorso che mi ha portato fino a quel momento. Mi sono detto che deve essere un punto di partenza, non di arrivo".

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