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di Giorgio Martino Ciao Pippo Falco! Ti vogliamo un gran bene, noi. Noi che eravamo bimbi, ragazzi, giovani padri, nonni e le nostre giornate, di quella torrida e luminosissima estate del 1982, erano sospese in un sogno impossibile e affascinante: di nuovo campioni del mondo, per la terza volta! In realtà per tutti sarebbe stato il primo successo, anche per gli anziani che non ricordavano nulla del '34 e del '38. Vincemmo. Gli azzurri furono tutti bravi, bravissimi, immensi. Ma su tutti noi amavamo un piccoletto, mancino, ricco di fantasia che volteggiava sulle fasce...e tutti noi a correre, a volare, a sognare con lui: Bruno Conti. Ciao, caro Pippo, i bimbi, i ragazzi, i giovani padri di allora sono cresciuti. Aspettando. I nonni, aspettano anche loro, perché non riesco proprio ad accettare l'idea che un tifoso smetta di esserlo. E nelle calde e luminose giornate di questa estate del 2019, vivono in un sogno affascinante e impossibile: che il nostro Lecce... Se accadrà, ed accadrà, sarete stati tutti bravissimi, immensi. Ma il nostro cuore avrà corso, volato insieme ad un piccoletto, mancino e ricco di fantasia... Un abbraccio affettuoso, caro Pippo Falco. P.S. Non dimenticare che il prossimo anno ci saranno i campionati europei e molti di noi non ricordano il successo del 1968...
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