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Il Lecce è in ritiro a Bressanone ed è reduce dalla prima amichevole pre-campionato vinta agevolmente contro il Natz per 11 a 0. E' qui che sta nascendo il nuovo Lecce targato Eusebio Di Francesco, che è stato intervistato in esclusiva da La Gazzetta dello Sport. Tanti sono i temi trattati dal tecnico, ad esempio il significato di questo ritorno, alcuni singoli e non solo. Ecco un estratto delle sue parole.

Cosa significa questo ritorno?

Per il tecnico abruzzese si tratta di un ritorno: Di Francesco a Lecce ha già allenato durante la stagione 2011/12 terminata con la doppia retrocessione in Serie C. La sua esperienza nel Salento, però, durò solo una decina di partite prima di lasciare spazio a Serse Cosmi. “E' un modo per riprendere qualcosa che era stato interrotto precocemente in un contesto completamente diverso”, ammette il tecnico. 

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A convincerlo è stato il progetto di una società solida e consolidata in Serie A, grazie anche ad “Un presidente serio come Saverio Sticchi Damiani e un ds come Corvino che sa di calcio", dice, “Con lui ci siamo trovati subito, avevamo le stesse idee sui giocatori che andavano presi per migliorare la rosa”.

Che Lecce è quello di adesso?

Una squadra in costruzione che sta cercando di assorbire le mie idee. Il ritiro è importantissimo: è la base del lavoro di tutta la stagione. E io ho la fortuna di avere in questi giorni a Bressanone molti giocatori che faranno parte della squadra “definitiva”. Certo con il mercato aperto c'è qualcuno che parte e qualcun altro che arriva ma in questo momento ho trovato nei ragazzi che sono qui massima disponibilità.

Alla prossima pagina, le considerazioni di Di Francesco sui singoli →

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