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È in dubbio una partita della dodicesima giornata di Serie A.
Il posticipo Monza-Bologna potrebbe essere rinviato dopo i fatti avvenuti ieri pomeriggio in un centro commerciale di Assago. Come noto, un uomo ha accoltellato cinque persone, causando ferite gravi e purtroppo un decesso. Tra i feriti Pablo Marì, difensore centrale del Monza, accoltellato alle spalle mentre era sul posto con la moglie e il figlio. Per fortuna il calciatore è sempre rimasto cosciente e non sono stati colpiti organi. Il suo rientro in campo, sebbene in queste situazioni passi sicuramente in secondo piano, è previsto tra circa tre mesi.

Il calciatore è ricoverato da ieri sera all'ospedale Niguarda di Milano, dove è stato raggiunto dall'AD Galliani e dall'allenatore Palladino. Queste le parole del dirigente, che ha risposto alle domande della stampa (riportate da sportmediaset):

"La squadra è sotto shock per la vicenda Pablo Marì. Ieri sera ho sentito i nostri calciatori e piangevano, ho parlato per mezz'ora con Pessina (il capitano, ndr). Questo è uno spogliatoio di amici. Per questo abbiamo chiesto che sia rinviato il match, adesso vediamo cosa succede.
Contento per l'esito dell'operazione ma i ragazzi sono sotto shock, ieri le prime notizie arrivate erano state terribili. Sapevamo solo che Pablo era stato accoltellato poi per fortuna l'allarme è rientrato. 

La squadra voleva andarlo a trovare già giovedì sera per stargli vicino. Se non avesse avuto questi muscoli così forti forse il coltello poteva conficcarsi nella schiena e magari poteva anche morire. Lo ha aiutato l'essere atleta e avere muscoli forti che hanno frenato il coltello. Ci vorranno due mesi per rivederlo ad allenarsi, ma purtroppo prima di tornare in campo ci vuole di più, è uno stop molto lungo, diciamo almeno tre mesi. Non dobbiamo metterlo sotto sforzo".

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