Lecce, buoni spesa digitali: da domani l'erogazione. A Lecce assegnati in due tranche più di un milione
Dalle 17 di sabato 6 giugno sarà possibile spendere nei negozi convenzionati i buoni spesa digitali del Comune di Lecce. L’iniziativa punta a sostenere le famiglie in stato di difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus che hanno ottenuto il beneficio partecipando all’avviso pubblico emesso dal dirigente del settore Welfare. Attraverso i buoni spesa, utilizzando i fondi messi a disposizione dal Governo, dalla Regione e da donatori privati, il Comune è riuscito a sostenere circa 3500 famiglie leccesi, assicurando la distribuzione in due tranche di un valore pari ad oltre 1 milione di euro per acquisto di beni alimentari e di prima necessità.
Agli utenti che hanno ottenuto il buono spesa nella giornata di domani sarà accreditata una somma pari alla prima erogazione, spendibile a partire dalle 17, presentando alla cassa dei negozi convenzionati la tessera sanitaria e un documento di identità (l'elenco degli esercizi commerciali convenzionati è presente sul sito istituzionale del Comune di Lecce). Al termine della transazione il cittadino riceverà sul proprio telefono un messaggio con il credito residuo.
All’esercente convenzionato basterà inserire il codice fiscale del cittadino sulla piattaforma www.cartaspesa.it per vedersi assegnato l’importo della spesa. A disposizione di ogni esercente ci sarà una dashboard personale che raccoglierà le transazioni effettuate con buono spesa digitale. Le somme saranno rimborsate all’esercente dal settore Welfare del Comune di Lecce.
Per la seconda tranche di buoni spesa il Comune ha attivato un meccanismo di distribuzione tramite piattaforma digitale. Non più dunque distribuzione di buoni cartacei ma una gestione totalmente online dei buoni e delle transazioni che saranno effettuate nei negozi convenzionati.
“ Siamo riusciti ad attivare una procedura che ci consente di velocizzare e attuare in un solo giorno la consegna dei buoni spesa in maniera digitale – dichiara il vicesindaco e assessore alla Innovazione Alessandro Delli Noci – senza cioè il bisogno che i cittadini si spostino o che, come accaduto per la prima tranche nel mese di aprile, la consegna fosse affidata alla protezione civile. Questo procedimento garantisce inoltre una maggiore sicurezza, evitando, come è già accaduto, che si possano falsificare i buoni spesa cartacei e che si possa lucrare sulle difficoltà evidenti di una parte della cittadinanza che vogliamo sostenere e a cui vogliamo venire incontro”.
La smaterializzazione dei buoni consente maggiore sicurezza nella gestione e vantaggi pratici per cittadini ed esercenti. Il Comune di Lecce, in collaborazione con E-Labora, ha messo a punto brevi video tutorial per gli esercenti convenzionati e per gli utenti, raggiungibili sul sito istituzionale ai seguenti indirizzi:
per gli esercenti: https://www.comune.lecce.it/news/dettaglio/2020/06/04/buoni-spesa-digitali-istruzioni-per-gli-esercenti-convenzionati
per i cittadini: https://www.comune.lecce.it/news/dettaglio/2020/06/04/buono-spesa-digitale-istruzioni-per-i-cittadini
“ Abbiamo dovuto attendere il trasferimento delle somme stanziate dalla Regione e procedere alle necessarie variazioni di bilancio in Consiglio e Giunta, ma finalmente siamo giunti al risultato – dichiara l'assessore al Welfare Silvia Miglietta – anche con questa seconda erogazione il Comune andrà incontro alle famiglie che più hanno subito le conseguenze della crisi generata dal Coronavirus, garantendo un sostegno che sappiamo essere fondamentale per tanti. Ringrazio i dipendenti comunali, il dirigente e le aziende che stanno collaborando con l'amministrazione per garantire questo servizio che in questo momento rappresenta un sostegno importantissimo per tanti leccesi”.
“ Ringrazio per la collaborazione i commercianti che hanno scelto di sottoscrivere la convezione con il Comune – dichiara l'assessore alle Attività produttive Paolo Foresio – abbiamo fatto rete tra amministrazione e negozi di prossimità, garantendo un servizio pubblico che va incontro ai cittadini più fragili, per sostenerli nel momento della ripresa”.
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